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Vita associativa 15 maggio 2014

Assemblea con i lavoratori del Trianon

trianon

al presidente della Regione Campania Stefano Caldoro
al presidente della Provincia di Napoli Antonio Pentangelo

Illustrissimi presidenti,
l’assemblea odierna dei lavoratori del Trianon ha fatto il punto sul gravosissimo stato di crisi economica, finanziaria e gestionale del teatro.
La rinnovata messa in vendita all’asta del teatro, prevista il 16 giugno prossimo, è inaccettabile, non solo perché mette di fatto a rischio l’occupazione dei lavoratori e il mantenimento delle loro famiglie: non si può, infatti, privare il quartiere, dal forte disagio sociale, di questa struttura centenaria che tutti abbiamo definito un «avamposto di cultura e di legalità»; non si può eliminare un importante riferimento della «risorsa musica», che, essendo il maggiore bene immateriale del territorio potrebbe e dovrebbe essere al centro delle politiche attive di sviluppo (come ha fatto, ad esempio, la Regione Puglia – che pure non vanta la significatività del patrimonio campano musicale, storico e contemporaneo – con il programma Puglia sounds).
Oltre all’imminente vendita all’asta, vanno anche menzionati i principali problemi del teatro, che, oltretutto, mostrano pure un’ulteriore criticità nella qualità e nella correttezza legale del vertice gestionale:
1. il teatro Trianon è privo della necessaria licenza di agibilità di esercizio e, purtuttavia, programma attività aperte al pubblico e alle platee scolastiche;
2. Trianon Viviani spa non versa i contributi previdenziali (Inps e Inpgi) da quasi due anni (dal luglio 2012);
3. Trianon Viviani spa ha trattenuto ingiustificatamente la cessione del quinto dello stipendio dei lavoratori;
4. il teatro Trianon è privo di programmazione, già nell’imminente periodo estivo;
5. Trianon Viviani spa non ha corrisposto ai lavoratori gli ultimi due mensili di stipendio.
In considerazione della estrema gravosità e urgenza di questi problemi, chiediamo pertanto ai presidenti degli enti soci di Trianon Viviani spa un incontro immediato, entro giovedì 15 maggio prossimo, per conoscere le misure concrete di salvaguardia e sviluppo del bene «Trianon» e di tutela dei diritti dei lavoratori.
In mancanza di un positivo riscontro ci riserviamo ogni azione opportuna.

Napoli, 13 maggio 2014

il segretario
Armando Borriello

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