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Vita associativa 26 settembre 2015

Claudio Silvestri segretario del Sindacato unitario giornalisti della Campania

Claudio Silvestri
Claudio Silvestri

È Claudio Silvestri, 41anni, redattore del quotidiano “Roma”, il nuovo segretario del Sindacato unitario giornalisti della Campania. È quanto stabilito all’unanimità dal consiglio direttivo del sindacato dopo le elezioni degli organi sociali del 20 e del 21 settembre. Il segretario uscente Armando Borriello è stato nominato presidente del consiglio direttivo e rappresenterà il sindacato nella consulta nazionale. Vicesegretario vicario è Fulvio Scarlata, 49 anni, redattore de “il Mattino”, vicesegretario per i giornalisti collaboratori è Angela Calabrese, mentre Giovanni Rinaldi è stato confermato tesoriere. Nell’ambito del consiglio direttivo sono stati, inoltre, affidati i seguenti incarichi: Antonella Monaco, segretario provinciale di Caserta, Edoardo Scotti, segretario provinciale di Salerno, Laura Viggiano, lavoro autonomo, Fabrizio Cappella, Rai e radio e tv private, Paolo Animato, Uffici stampa, Roberta De Maddi, fotoreporter e lavoro autonomo, Antonio Prigiobbo, Startup e innovazione. Gerardo Ausiello e Gianpaolo Necco sono stati confermati consiglieri nazionali della FNSI. Inoltre, sono stati affidati i seguenti incarichi: Giovanni Colucci, segretario provinciale di Avellino, Vincenzo Lamberti, segretario per Napoli Sud, Cristina Liguori, commissione nazionale Pari opportunità, Andrea Petrella, commissione nazionale Uffici stampa, Benigno Blasi, commissario per la sezione territoriale di Benevento.

Gli auguri del presidente dell’Ordine

“Buon lavoro al nuovo direttivo del Sindacato unitario giornalisti della Campania” è il messaggio del presidente dell’Ordine regionale Ottavio Lucarelli: “Auguri al segretario Claudio Silvestri e a tutta la squadra che ha riportato Napoli all’interno della Federazione nazionale della stampa. Assieme al sindacato, ognuno nelle rispettive competenze, continueremo a lavorare per l’unità della categoria in una fase segnata da un forte precariato e da preoccupanti minacce ai giornalisti”.

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