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Giornalisti minacciati 7 aprile 2018

San Sebastiano al Vesuvio, nel liceo di Paolino Avella a parlare di libertà di stampa

Durante la mattinata di venerdì 6 aprile, il liceo scientifico “Salvatore di Giacomo” ha ospitato un incontro-dibattito, voluto per ricordare e commemorare Paolino Avella, 17enne studente del liceo scientifico “Salvatore di Giacomo” che il 5 aprile del 2003 perse la vita nel tentativo di sottrarsi alla rapina del suo scooter, intercettato da due malviventi proprio all’uscita di scuola.

Un momento ricco di interventi, testimonianze, ricordi ed emozioni, scandite dalle voci delle tante personalità presenti.

Dopo i saluti istituzionali da parte della dirigente scolastica, Fabrizia Landolfi, e dell’assessore alla pubblica istruzione del comune di San Sebastiano al Vesuvio, Assia Filosa, che hanno entrambe ricordato l’importanza di mantenere vivo il ricordo di Paolino, impegnandosi a dare continuità ad iniziative simili a quella odierna, l’avvocato Alfredo Avella, il padre di Paolino, ha invece ripercorso tanti momenti che si sono alternati nell’arco dei 15 anni trascorsi da quel tragico giorno. Da sempre impegnato in prima linea per tenere vivo il ricordo di suo figlio, giovane vittima innocente della criminalità, l’avvocato Avella più volte è tornato al liceo frequentato da Paolino per coinvolgere gli studenti in diverse iniziative.

Il libro di Paolo Miggiano “ali spezzate” ha funto da collante tra i vari interventi, fornendo preziosi spunti sia sulle vittime innocenti della criminalità che sul tema dei giornalisti minacciati. Un libro che ripercorre e ricostruisce la vicenda di Annalisa Durante, la 14enne uccisa a Forcella da un proiettile vagante, fornendo diversi spunti di riflessione, quale la storia di Arnaldo Capezzuto, il giornalista minacciato di morte dal clan Giuliano proprio mentre lavorava ad un’inchiesta volta a ricostruire la verità sulla morte della piccola Annalisa. Paolo Miggiano ed Arnaldo Capezzuto hanno presenziato all’incontro svoltosi al liceo rispendo alle tante domande degli studenti presenti nell’auditorium dell’istituto di San Sebastiano al Vesuvio.

L’intreccio di storie e di luoghi, apparentemente dissimili e distanti, ma in realtà vicini ed affini, sono stati il tema portante della discussione, così come i nomi e le vicende di Paolino ed Annalisa.

Il segretario del Sindacato Unitario dei giornalisti della Campania, Claudio Silvestri, ha invece sensibilizzato la platea in merito a quella che è una vera e propria emergenza non solo nazionale, ma soprattutto regionale: il numero dei giornalisti minacciati in Italia è in notevole aumento e, in particolare, negli ultimi mesi, – secondo i dati forniti dal Ministero degli Interni – in Campania si registra una consistente ascesa del fenomeno. Silvestri ha anche ricordato le varie iniziative intraprese, d’intesa con La Federazione Nazionale della Stampa, per arginare questo trend negativo e ha portato i saluti del Presidente della FNSI, Beppe Giulietti, impossibilitato a partecipare all’incontro, in quanto impegnato nella conferenza stampa nazionale indetta in seguito alla liberazione di Mauro Donato, il giornalista arrestato in Serbia lo scorso marzo.

A moderare l’incontro, la giornalista Luciana Esposito, compagna di scuola di Paolino che proprio in seguito a quel tragico evento vissuto da studentessa, si è avvicinata alle realtà dell’entroterra napoletano dove la criminalità fa sentire maggiormente la sua presenza, subendo diversi atti intimidatori.

Il dibattito svoltosi al liceo scientifico di San Sebastiano al Vesuvio, giunge al culmine di una serie di iniziative organizzate per commemorare Paolino Avella in quella che fu la sua scuola, in occasione del 15esimo anniversario della morte, con l’intento di sensibilizzare i giovani a tematiche attuali e di interesse collettivo.

dal sito www.napolitan.it

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