Giornalisti minacciati 22 luglio 2019
A seguito di un servizio giornalistico di cronaca politica, scritto dal giornalista Emanuele Marinelli per IrpiniaTv, sullo svolgimento del consiglio comunale di Avellino, l’esponente del Movimento Cinque Stelle Luigi Urciuoli ha indirizzato una lettera al prefetto di Avellino e al presidente del consiglio comunale Ugo Maggio lamentandosi del servizio in questione, chiedendo un intervento delle istituzioni addirittura spingendo a chiedere “di censurare comportamenti che ledono la dignità degli eletti nell’esercizio delle proprie funzioni, auspicando maggiore professionalità da parte delle emittenti che si occupano della materia politica, evitando quella dose crescente di disinformazione che contribuisce giorno per giorno ad impoverire il tessuto culturale del nostro paese”. Durante la mattinata di sabato, sempre il giornalista Emanuele Marinelli poneva una domanda al sindaco di Avellino Gianluca Festa su presunti conflitti d’interesse – la questione è relativa ai rapporti tra il primo cittadino e l’imprenditore ed ex parlamentare Angelo Antonio D’Agostino che è stato pubblicamente sponsor politico di Festa. Il sindaco, nel rispondere all’intervista resa anche ad altre emittenti e colleghi di carta stampata e siti di informazione on line, ha accusato il giornalista di “farsi suggerire le domande dal suo direttore Franco Genzale” mettendo così alla berlina la professionalità dello stesso.
Al collega di IrpiniaTv va la solidarietà del Sindacato unitario giornalisti della Campania. Sembra evidente che per la politica ad Avellino la stampa sia un problema. Il consigliere del M5S che invoca la censura è imbarazzante: ha, probabilmente, le idee confuse sul ruolo dell’informazione in un sistema democratico, dovrebbe aggiornarsi. Il sindaco dovrebbe preoccuparsi di rispondere alle domande, invece, di pensare a chi le suggerisce. Il collega ha posto autonomamente e senza la necessità di alcun suggerimento una domanda che avrebbe fatto qualsiasi cronista. Il problema, tuttavia, lo ricordiamo al sindaco, non è quando i suggerimenti arrivano dai direttori, ma dalla politica.