Vita associativa 4 marzo 2022
È partita giovedì 3 marzo 2022, nella sede del Cnel, a Roma, la prima edizione della scuola di formazione sindacale dell’Usigrai. Fra i temi affrontati nell’incontro di esordio: il ruolo dei corpi intermedi, diritti e doveri del giornalista del servizio pubblico, le carte deontologiche e l’attività della Commissione pari opportunità per l’informazione di genere. Cinque gli appuntamenti annuali di formazione dedicati a Cdr e fiduciari delle redazioni della Rai, ma aperti anche alla partecipazione di colleghe e colleghi di altre realtà editoriali.
L’Usigrai ringrazia il presidente del Cnel, Tiziano Treu, «per aver aperto la “casa” dei contratti collettivi all’iniziativa», cui hanno preso parte anche il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti; il consigliere del Cnel, Gian Paolo Gualaccini; Daniela De Robert e Roberto Natale di Rai per il sociale; Maurizio Blasi, ex sindacalista e giornalista Rai e Mimma Caligaris, presidente della Cpo Fnsi.
«Una iniziativa di formazione che è sociale e civile, prima che professionale, dove si è parlato della funzione educativa dei corpi intermedi, da riscoprire anche attraverso l’analisi di come sta cambiando la partecipazione degli italiani alla vita pubblica e alla vita sociale del Paese», spiega l’Usigrai.
Dopo un breve passaggio sulla storia del sindacato delle giornaliste e dei giornalisti della Rai, si è parlato dei valori che hanno determinato le condizioni per portare dentro al Contratto di lavoro le carte deontologiche della professione che oggi sono riunite nella Carta dei diritti e dei doveri del giornalista del servizio pubblico. Grande interesse dei partecipanti anche per gli strumenti che i contratti di lavoro, e quello giornalistico in particolare, offrono ai Cdr per affrontare i difficili passaggi della vita redazionale, alle prese con modelli produttivi che si stanno modificando all’interno di dinamiche che sempre più spesso tendono a trasformare il lavoro in precarietà e a rappresentare il diritto ad un contratto come un privilegio.
Un focus è stato dedicato, infine, all’informazione di genere e relativi linguaggi e criteri di notiziabilità. È stato ricordato quanto siano fondamentali, in questo percorso, il ruolo della Commissione pari opportunità e la bussola garantita dalla Carta di Venezia.