Vita associativa 6 marzo 2022
Mantenere vivo il ricordo della Shoah e tenere alta l’attenzione contro ogni forma di razzismo e discriminazione. Ma non solo. Impegno e mobilitazione contro ogni forma di violenza in un momento in cui si è costretti a raccontare nuovamente una guerra come in Ucraina. È questa la mission del “progetto Memoriae” ed è quanto emerso ieri mattina nel corso della dodicesima edizione di “Memoriae” promossa
dall’Associazione “Memoriæ – Museo della Shoah”, in collaborazione con la Fondazione Valenzi, la Comunità Ebraica di Napoli e il Comune di Bacoli e svoltosi ieri mattina nel Parco Borbonico del Fusaro a Bacoli.
«Un popolo senza memoria è un popolo senza presente e senza futuro. È accaduto 80 anni fa, quando la maggioranza di quel popolo si voltò dall’altra parte durante la Sowah. Cosa, che ci si augura, non accada più», è stato sottolineato. E proprio per ricordare i giusti e riflettere su chi ha perso la vita a causa di violenze è stata annunciata dal sindaco la realizzazione del “Giardino della Memoria” di fronte alla Casina Vanvitelliana (luogo di riposo e bellezza) proprio per ricordare coloro che hanno vissuto la tragedia dell’ingiustizia. Un giardino che diventi luogo di ricordo ma anche di speranza e messaggio per i giovani.
L’evento, moderato da Serena Albano, è andato in diretta streaming sulle pagine Facebook della Fondazione Valenzi e del Comune di Bacoli e si è concluso al liceo Seneca di Torregaveta con la piantumazione dell’ulivo della pace in memoria di Michele Silvestri, il sergente bacolese dell’Esercito, facente parte del 27esimo Genio Guastatori di Caserta, ucciso nel 2012 a soli 33 anni mentre era impegnato in missione nella valle del Gulistan in Afghanistan.
La cerimonia, in particolare, ha visto la consegna di un riconoscimento a testimoni e vittime della barbarie antisemita ma anche della criminalità organizzata. Oltre che un riconoscimento per l’impegno sociale.
Quest’anno sono stati premiati con la consegna dei Maghen David in oro Roberto Olla, storico e giornalista del Tg1 (sezione Memoriæ della Shoah), Loredana Navarra, della Comunità di Sant’Egidio (sezione Memoriæ di impegno civile), e alla memoria di Maurizio Cerrato, vittima di un agguato della camorra (sezione Memoriæ delle vittime della criminalità).
All’evento, a cui ha presenziato una rappresentanza di studenti e docenti del liceo “Lucio Anneo Seneca di Bacoli” e rappresentanti delle Forze dell’Ordine, sono intervenuti il rabbino Ariel Finzi che ha letto una preghiera; Nico Pirozzi, presidente dell’Associazione “Memoriæ – Museo della Shoah”; il sindaco di Bacoli Josi Della Ragione; l’assessore Mariano Scotto di Vetta; Lucia Valenzi, presidente della Fondazione Valenzi; Loredana Navarra della Comunità di Sant’Egidio; la signora Tania Cerrato accompagnata dalla figlia Adriana; Vincenzo Lambiase, associazione Italia-Israele di Napoli e Antonella Monaco in rappresentanza del Sindacato Unitario dei Giornalisti della Campania. Memoria ma anche desiderio di giustizia nelle parole toccanti e piene di commozione di Tania e Adriana Cerrato che hanno lanciato un appello per non dimenticare Maurizio e soprattutto per avere giustizia per un «uomo morto non da eroe, ma da padre». Antonella Monaco ha assicurato la vicinanza del SUGC alla famiglia di Maurizio Cerrato perché su questa vicenda si abbia verità e giustizia e ha sottolineato, durante il suo intervento, la partecipazione del Sindacato campano dei giornalisti al progetto dell’associazione Memoriae.