Vertenze 14 novembre 2025
Il Sindacato unitario giornalisti della Campania aderisce allo sciopero indetto dalla Fnsi sul contratto di lavoro giornalistico il prossimo 28 novembre. Contratto che non si rinnova da dieci anni. Con l’apertura della trattativa sono stati avviati ben sette tavoli tematici sui quali gli editori non sono riusciti a portare una sola proposta sul presente e sul futuro del lavoro giornalistico e delle loro aziende. Non hanno voluto trattare su intelligenza artificiale, su equo compenso, sulle nuove figure professionali, sui rapporti con gli Ott (Google, social network, ecc.), su nuovi modelli organizzativi del lavoro. Non si sono avvicinati neanche lontanamente all’inizio di un dialogo su una piattaforma comune di proposte per la riforma del settore. L’unica proposta che hanno portato al tavolo è stata esattamente la stessa di dieci anni fa, quella del taglio di tutti gli istituti contrattuali, dalla tredicesima agli scatti di anzianità, passando per gli straordinari. Non sono riusciti neanche a fare una proposta adeguata quando si è passati a discutere dell’adeguamento degli stipendi. A fronte di una perdita del potere d’acquisto certificiata dall’Istat del 19,3%, hanno proposto un aumento di 150 euro in 2 anni, da inserire come elemento distinto dalla retribuzione. Di contro, in questi 10 anni hanno ricevuto dallo Stato contributi a pioggia per tagliare il costo del lavoro e cacciare giornalisti dalle redazioni con i prepensionamenti. Un contributo talmente imponente da fare implodere il nostro istituto di previdenza. Di fronte a questo atteggiamento, l’accusa lanciata ai giornalisti di essersi alzati dal tavolo delle trattative appare quasi oltraggiosa. Contro chi non vuole dialogare l’unica risposta è la protesta.