Vita associativa 12 luglio 2016
«È ignota la riapertura del Trianon». È quanto dichiarano i sindacati Slc-Cgil, Uilcom-Uil e Sugc-Sindacato unitario giornalisti della Campania che, con i lavoratori del teatro di Forcella, hanno incontrato oggi il presidente del cda Gianni Pinto.
Articolata la denuncia dei sindacati: «i lavori non sono ancòra partiti (si ipotizza che inizino a settembre); non si è realizzata l’attività all’esterno, che pure era stata prospettata per questo periodo estivo; non ci sono risorse dal prossimo mese per coprire la spesa corrente (stipendi, contributi previdenziali e utenze); non c’è un plafond finanziario per la programmazione».
«Il finanziamento della Regione, socio di maggioranza, di 600.000 euro per tre anni, previsto per l’attività ordinaria – proseguono – è stato invece utilizzato dai funzionarî regionali per tappare alla giornata una frazione del milione di euro di debiti, secondo quanto ci ha riferito il presidente; per cui, senza un progetto finanziario che separi e copra i debiti, la spesa corrente e la pianificazione dell’offerta con un necessario e adeguato piano di rilancio (ricordiamo che abbiamo, più volte, chiesto l’elaborazione di un piano industriale), non si va da nessuna parte e questi 600.000 euro, ormai già spesi, ci ricordano grottescamente il cappotto liso, il “paletot di Napoleone” di Miseria e nobiltà, col quale i protagonisti della commedia sognavano di risolvere tutte le proprie emergenze di sopravvivenza».
All’assemblea dei soci – il Trianon è partecipato al 72% dalla Regione Campania e al 28% dalla Città metropolitana – che sarà convocata entro la fine del mese, i sindacati chiedono di aggredire, una volta per tutte, la massa debitoria, già cresciuta nel tempo del 40%, e di pianificare nel suo specifico l’attività ordinaria.
Napoli, 12 luglio 2016
le segreterie regionali e territoriali
Slc-Cgil Uilcom-Uil Sugc