Uffici stampa 28 dicembre 2017
Dopo 17 anni, lunghe fasi di stallo ed estenuanti bracci di ferro, è giunto un primo segnale per i giornalisti delle pubbliche amministrazioni. Il contratto nazionale di lavoro del pubblico impiego, sottoscritto prima di Natale, riconosce infatti in modo esplicito l’attività giornalistica nella pubblica amministrazione, rinviando alla successiva fase di classificazione la definizione di profili e di inquadramenti, tenendo conto delle specificità della professione.
«Si tratta di un primo passo – commentano Raffaele Lorusso e Alessandra Costante, segretario generale e vicesegretario della Fnsi responsabile del dipartimento uffici stampa pubblici – che richiederà ancora molto lavoro e impegno perché la strada è lunga e saranno necessari altri rinnovi contrattuali per giungere ad una completata regolamentazione della materia. Resta però la soddisfazione per essere riusciti, dopo 17 anni, ad aprire un varco, prima grazie all’atto di indirizzo della ministra Marianna Madia poi nel confronto con l’Aran, per giungere ad una definizione esaustiva della professione giornalistica nell’ambito della Pubblica amministrazione. Adesso la partita si sposta, come per tutte le altre categorie professionali che operano nel settore pubblico, nella fase di classificazione. Sarà quella la sede per dare consistenza a un profilo che, partendo dall’inquadramento previdenziale, consenta ai giornalisti della pubblica amministrazione di accedere agli altri istituti proprio della professione, come la Casagit e il Fondo di previdenza complementare, giunga anche a regolamentare le prestazioni tendendo conto della flessibilità richiesta ai giornalisti, a cominciare dall’orario di lavoro».
Ecco il testo del contratto:
Art. 95 – Istituzione nuovi profili per le attività di comunicazione e informazione
Area C – Area Terza o equivalenti
Gestione e coordinamento dei processi di comunicazione esterna ed interna in relazione ai fabbisogni dell’utenza ed agli obiettivi dell’amministrazione, definizione di procedure interne per la comunicazione istituzionale, raccordo i processi di gestione dei siti internet, nell’ottica dell’attuazione delle disposizioni di materia di trasparenza e della comunicazione esterna dei servizi erogati dall’Amministrazione e del loro funzionamento.
Profili di riferimento: specialista della comunicazione istituzionale.
b) Settore Informazione
Area C – Area Terza o equivalenti
Gestione e coordinamento dei processi di informazione sviluppati in stretta connessione con gli obiettivi istituzionali dell’Amministrazione; promozione e cura dei collegamenti con gli organi di informazione; individuazione e/o implementazione di soluzioni innovative e di strumenti che possano garantire la costante e aggiornata informazione sull’attività istituzionale dell’amministrazione; gestione degli eventi, dell’accesso civico e delle consultazioni pubbliche.
Profili di riferimento: specialista nei rapporti con i media, giornalista pubblico.