Giornalisti minacciati 6 gennaio 2019
La giornalista italiana Antonella Napoli è stata fermata dalla polizia e rilasciata dopo alcune ore a Khartum, in Sudan, dove si trova per seguire le proteste contro il presidente Omar al-Bashir, che si susseguono da fine novembre e in cui sono morte decine di persone. A dare l’allarme è stato il portavoce di Amnesty International in Italia, Riccardo Noury. Su Twitter ha scritto che Napoli è stata “fermata intorno alle 10.30” “da persone qualificatesi come agenti di polizia”. Poche ore dopo la Farnesina ha fatto sapere che la fondatrice della Onlus Italians for Darfur è stata rilasciata. Antonella, salernitana, fondatrice e presidente dell’associazione “Italians for Darfur onlus” e membro del consiglio di presidenza di “Articolo 21”, si trova in Sudan per seguire le proteste in corso nel Paese. “Sto bene, anche grazie al grande lavoro fatto dall’ambasciatore. Ma io non sono una eroina, la notizia non sono io, la notizie è il Sudan”, ha detto Antonella subito dopo il rilascio.
“La liberazione della giornalista Antonella Napoli è davvero una bella notizia”, scrivono in una nota congiunta Fnsi, articolo 21, Ordine dei giornalisti, Usigrai, Amnesty. “Ci sembra doveroso ringraziare il ministro Moavero, L’Unità di crisi della Farnesina, la rappresentanza diplomatica italiana in Sudan e quanti, a cominciare da Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia, hanno si sono immediatamente attivati per “Illuminare” la vicenda e individuare una soluzione. Ora attendiamo il rientro in Italia di Antonella Napoli per continuare nel comune impegno contro i bavagli e le censure di ogni natura e colore, sempre, comunque e dovunque”.
Ad Antonella, che è stata anche nostra iscritta, l’abbraccio del Sindacato unitario giornalisti della Campania.