Vita associativa 11 gennaio 2019
«Il titolo odierno di apertura del quotidiano Libero, dedicato ai ‘terroni’ ai vertici delle istituzioni, non può essere considerato una provocazione e neanche un divertissement. Senza voler invadere le competenze dell’Ordine dei giornalisti in materia deontologica, è semplicemente inaccettabile perché in contrasto con l’articolo 3 della Costituzione e anche con i principi della Carta di Roma, alla quale la Federazione nazionale della Stampa italiana ha aderito». Lo affermano, in una nota, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Fnsi.
«È però altrettanto inaccettabile – proseguono – l’esultanza del vicepremier Luigi Di Maio per il taglio del fondo per l’editoria, che non colpirà soltanto Libero, ma anche tante altre testate, assestando un colpo mortale al pluralismo dell’informazione e al mercato del lavoro. In democrazia la chiusura di un giornale non è mai una bella notizia, neanche quando non se ne condivide la linea politica. Un esponente di governo che esulta per il taglio dei fondi all’editoria rende ancor più palese la sua idea di democrazia».
Per il sindacato, «riformare il settore dell’editoria è possibile con l’introduzione di regole stringenti in materia di rispetto delle carte deontologiche e delle leggi sul lavoro, come proposto dalla Fnsi. Utilizzare il potere di legiferare per compiere ritorsioni e consumare vendette nei confronti di un settore industriale strategico per la democrazia e di una categoria di professionisti, come è recentemente avvenuto – concludono Lorusso e Giulietti – non è degno di un Paese civile e democratico».
Editoria: Odg, segnalazione per Libero, Di Maio inaccettabile
«Due modi diversi di voler male al giornalismo e di essere irrispettosi dei cittadini che hanno il diritto di essere correttamente informati. Per il titolo strillato del quotidiano Libero ‘Comandano i terroni’ e i relativi contenuti, è stata già predisposta la segnalazione al consiglio territoriale di disciplina. Recentemente il Tribunale di Milano ha confermato, su uno dei tanti brutti titoli di Libero che costituiscono un caso, una sanzione emessa dall’Ordine dei Giornalisti. Ma è altrettanto inaccettabile il post di Luigi Di Maio che, strumentalizzando la vicenda, torna a compiacersi per i tagli al sostegno all’editoria». È quanto dichiara in una nota il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Verna, in riferimento al titolo in prima pagina di oggi del quotidiano Libero e del relativo commento del vicepremier Di Maio sui suoi canali social.
«Attendiamo che il premier Conte e il sottosegretario Crimi – aggiunge Verna – attivino quel tavolo di ragionamento critico sui tagli all’editoria promesso in diretta dal Presidente del Consiglio durante la conferenza di fine anno. Imputare le colpe del quotidiano Libero a tutta la stampa libera è purtroppo perfettamente in linea con gli insulti generalizzati per i quali Di Maio è a sua volta atteso da un consiglio di disciplina». (Ansa – Roma, 11 gennaio 2019)