Giornalisti minacciati 18 novembre 2019
Il Sindacato unitario giornalisti della Campania, d’intesa con la Federazione nazionale della Stampa italiana, si è costituito parte civile nel processo che si tiene a Foggia per la brutale aggressione, due anni fa, del giornalista Nello Trocchia. Nel luglio 2017 il collega si trovava insieme con l’operatore Riccardo Cremona a Vieste, dove si recò per la trasmissione di RaiDue ‘Nemo’ sul luogo dell’omicidio di Omar Trotta. Lì fu aggredito. Sul banco degli imputati il fratello della vittima, Filippo. Oggi, 18 novembre 2019, si è celebrata la prima udienza del processo con la costituzione parte civile di Trocchia, assistito dal Sugc, e dello stesso sindacato. Il giudice, dopo l’opposizione della difesa, si è riservato la decisione di ammissione del sindacato rinviando l’udienza al prossimo 3 febbraio.
«Saremo sempre al fianco di tutti i colleghi minacciati e aggrediti semplicemente per aver fatto il proprio lavoro. La novità importante in questo processo è che all’imputato viene mossa anche l’accusa di aver interrotto un servizio pubblico. Questo potrebbe rappresentare una svolta importante per la professione e per i colleghi che sono costretti ad affrontare rischi altissimi pur di garantire il diritto dei cittadini ad essere informati», affermano Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Fnsi, e il segretario del Sugc, Claudio Silvestri.