Giornalisti minacciati 1 agosto 2020
«Saremo scorta mediatica anche per Mario Paciolla, ma ogni passo sarà prima concordato con la sua famiglia e i suoi legali», ha scritto il presidente della FNSI, Giuseppe Giulietti. Paciolla era un giornalista, iscritto in Campania nell’elenco dei pubblicisti dal 3 ottobre del 2011. Il Sindacato unitario giornalisti della Campania, condivide quanto affermato dal presidente della FNSI, ed è pronto a dare il proprio supporto alla famiglia e ai legale per qualsiasi iniziativa riterranno opportuna per ottenere verità e giustizia per Mario.
Sul caso nei giorni scorsi è intervenuto anche il senatore napoletano Sandro Ruotolo che al question time ha interrogato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, per “pretendere, è la parola giusta, dalle Nazioni Unite la massima collaborazione con le autorità italiane e con i legali della famiglia per conoscere la verità sulla morte di Mario Carmine Paciolla, il nostro connazionale 33enne, ritrovato privo di vita presso la propria abitazione a San Vicente del Caguan, località a 650 chilometri da Bogotà”.
A Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli, è stato esposto uno striscione per Mario. «Una vicenda drammatica come questa merita verità e giustizia fino in fondo – dichiara il sindaco Luigi de Magistris – e il nostro appello va al Governo affinché si muova immediatamente con il Ministero degli Esteri perché c’è bisogno di un’immediata e intensa attività diplomatica e giudiziaria. I primi giorni sono i più importanti, quindi bisogna tenere alta l’attenzione. La città di Napoli lo farà e ho preso l’impegno con i familiari, in particolare con la madre Anna, che noi saremo vicini alla famiglia dal punto di vista umano e con il massimo impegno politico e istituzionale. Ora c’è bisogno dell’azione del Governo».