Vertenze 17 ottobre 2020
La sottoscrizione di un contratto giornalistico fra Uspi e Cisal è un’operazione avventurista e priva di qualsiasi efficacia concreta per i giornalisti che operano nel settore online, dei periodici e no profit. Tale accordo, che rafforza il giudizio della Fnsi sull’inaffidabilità dell’Uspi come interlocutore, avrà l’unico effetto di produrre un danno sul piano previdenziale e assistenziale ai giornalisti, ma anche alle stesse aziende, che subiranno un aumento di costi.
È un’operazione che la Fnsi denuncerà in ogni sede, a cominciare da quella governativa, provvedendo all’immediata revoca del patto di alleanza approvato, a norma di Statuto, dal Consiglio nazionale su proposta dell’allora segretario generale aggiunto Carlo Parisi.
La Fnsi considera impraticabile qualsiasi ipotesi di ulteriore interlocuzione con l’Uspi e continuerà a lavorare con le altre associazioni datoriali del settore per assicurare ai colleghi coinvolti nella cessazione del contratto Fnsi-Uspi trattamenti economici e normativi che ne valorizzino dignità e professionalità.