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Vita associativa 21 settembre 2020

Addio a Rossana Rossanda. Il cordoglio della Fnsi

Si è spenta domenica 20 settembre, a Roma, la giornalista Rossana Rossanda. Scrittrice, comunista ‘eretica’, intellettuale tra le più autorevoli del dopoguerra, cofondatrice del Manifesto, che ha dato la notizia della morte annunciano per martedì 22 settembre un numero speciale in suo omaggio, ‘la ragazza del secolo scorso’ – come ha titolato la sua autobiografia – aveva 96 anni.

Nata a Pola, in Istria, nel 1924, partecipò alla Resistenza e fu dirigente del Partito Comunista Italiano negli anni Cinquanta e Sessanta, fino ad essere nominata da Palmiro Togliatti responsabile della politica culturale del Pci, ruolo che mantenne fino al 1969, quando fu espulsa per le sue posizioni critiche con la linea del partito.

«Rigore, sobrietà, capacità di scendere nella profondità delle contraddizioni, lontana dalla demagogia e dal populismo, giornalista che usava le parole per favorire la conoscenza e dare risalto alle differenze e alle diversità», scrive su Twitter il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti.

«Con Rossana #Rossanda perdiamo una grande donna che, attraverso il giornalismo, l’esercizio del pensiero, l’impegno civile e politico, ha espresso valori di libertà e spirito critico in maniera esemplare», twitta il sottosegretario all’Editoria Andrea Martella.

«Non ci sarà una camera ardente, invitiamo tutti coloro che vogliono partecipare e condividere il proprio affetto a scrivere a lettere@ilmanifesto.it. Pubblicheremo tutto sul sito e sul giornale», si legge sull’edizione online del quotidiano.

La Federazione nazionale della Stampa italiana si stringe ai familiari, ai colleghi, agli amici che hanno potuto conoscere e apprezzare Rossana Rossanda e si unisce al loro dolore.

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