Vertenze 9 febbraio 2021
Il ruolo svolto dalle piattaforme online nell’economia digitale, amplificato dalla pandemia, segna cambiamenti senza precedenti nei processi economici, nella rappresentazione delle istanze pubbliche e politiche, negli usi e nei costumi privati dei cittadini a livello globale. È in questo scenario che l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha deciso di avviare un’indagine conoscitiva che mapperà l’ecosistema digitale in tutte le sue componenti e in relazione al quadro normativo nazionale e internazionale. Relatrici della delibera che dà il via all’iniziativa, approvata all’unanimità dal Consiglio, sono le commissarie Laura Aria e Elisa Giomi.
«L’attenzione dell’intera comunità internazionale in materia – spiega una nota dell’Agcom – è ormai particolarmente elevata, anche alla luce delle recenti proposte normative e di policy della Commissione Europea (pacchetto Digital Services Act e Digital Market Act) che per prima ha richiesto regole ad hoc per attribuire maggiori responsabilità alle piattaforme online. La finalità dell’indagine è doppia: testare una metodologia per la ricognizione sistematica delle criticità che emergono dall’evoluzione continua dei servizi erogati dalle piattaforme online, e al tempo stesso svolgere una analisi comparativa degli ordinamenti giuridici internazionali, che metta l’Autorità in condizione di affrontare le nuove sfide poste dall’ecosistema digitale».
Quattro le fasi dell’indagine: mappatura dei ‘servizi infrastrutturali’ esistenti sul mercato (motori di ricerca, social network, servizi di geolocalizzazione ecc.); individuazione delle problematiche generate ‘da’ o associate ‘a’ ciascuna tipologia di servizio; rappresentazione sinottica dell’attuale quadro normativo nazionale europeo e internazionale; comparazione degli interventi legislativi, regolamentari o giurisprudenziali attualmente in vigore a livello internazionale e selezione, per ciascuna delle problematiche individuate, delle best practices in materia. L’indagine conoscitiva sui servizi offerti dalle piattaforme online avrà la durata di 180 giorni.
«Un contributo di Agcom al dibattito pubblico che mira a fornire una solida base conoscitiva per i policy makers e che cade in concomitanza con la Giornata Internazionale per la sicurezza in rete, ‘Safer Internet Day’, istituita dall’Unione Europea nel 2004 per promuovere un uso consapevole di internet», conclude l’Authority.