Giornalisti minacciati 20 maggio 2020
Il fotoreporter del Mattino Sergio Siano stava fotografando un assembramento in piazzetta Nilo quando è stato circondato da un gruppo di persone che lo hanno costretto a cancellare le fotografie appena scattate. In mattinata anche il fotoreporter Alessandro Garofalo aveva avuto problemi analoghi. Si tratta di episodi inaccettabili che dimostrano quanto sia difficile e rischioso in questa fase emergenziale il lavoro dei fotografi e dei cronisti che svelano verità scomode. A Siano e a chi in queste settimane sta raccontando i momenti drammatici di questa crisi va il sostegno della Federazione della stampa, del Sindacato unitario giornalisti della Campania e dell’Unione cronisti che esortano i colleghi ad andare avanti certi che non si lasceranno intimidire.
il comunicato del Cdr del Mattino
Sergio Siano e Alessandro Garofalo che oggi, mentre erano impegnati a immortalare alcuni momenti dell’emergenza Coronavirus, hanno dovuto fronteggiare in momenti diversi due tentativi di intimidazione: in particolare Siano stava fotografando un assembramento in piazzetta Nilo quando è stato circondato da un gruppo di persone che lo hanno costretto a cancellare le immagini appena scattate; a Garofalo è stato invece impedito l’accesso a due noti locali. Il Cdr del Mattino denuncia il preoccupante clima che si respira in città e che impedisce spesso ai fotografi e ai giornalisti di fare il loro lavoro raccontando anche verità scomode. Il Cdr, a nome dell’intera redazione, esprime sostegno a Sergio e ad Alessandro nella convinzione che continueranno a fotografare la città, tra luci e ombre, senza condizionamenti