Giornalisti minacciati 31 marzo 2017
L’informazione è presidio di democrazia, e le istituzioni democratiche dovrebbero creare le condizioni per consentire a giornalisti e fotoreporter di lavorare dignitosamente, senza essere trattati come un pericolo pubblico. In occasione della visita del presidente della Repubblica al museo di Pietrarsa, ancora una volta, oggi, ai giornalisti accreditati non è stato permesso di seguire e documentare direttamente la visita del Capo dello Stato, a causa di un protocollo incomprensibilmente rigido per gli operatori dell’informazione. I giornalisti, fotoreporter videoreporter, sono stati relegati in un angolo di un padiglione allestito con schermi che proiettavano in diretta il percorso del Presidente, senza audio. Ai giornalisti, “telespettatori”, è stato poi impedito di assistere anche alla partenza del Presidente. Alcuni agenti hanno infatti chiuso le porte e vi si sono posizionati davanti.Purtroppo non è la prima volta che accade, e per quanto complicata possa essere l’organizzazione di un evento di questi tempi, siamo certi che ci siano e che debbano esserci margini di miglioramento. Non è peraltro tollerabile che l’accredito, da strumento di lavoro, continui ad essere un modo per braccare i giornalisti in un recinto.