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Vita associativa 29 maggio 2023

“Ascarelli, un nome è una storia lunga 150 anni”, giovedì la presentazione

Si terrà Giovedì 1 giugno 2023, alle ore 11:15, presso il Cimitero Ebraico di Napoli (Strada Vicinale del cimitero Israelita) una conferenza stampa di presentazione del progetto e degli eventi collegati all’iniziativa: “Ascarelli, un nome è una storia lunga centocinquanta anni”.
Promosso dall’Associazione Memoriæ – Museo della Shoah d’intesa con la Comunità Ebraica di Napoli, il progetto “Ascarelli: un nome e una storia lunga centocinquant’anni” gode del patrocinio
del Ministero della Cultura, della Regione Campania, del Comune di Napoli, dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI), del Centro di Studi Ebraici dell’Università di Napoli, dell’Unione Industriali di Napoli, della Federazione delle Associazioni Italia-Israele, della Federazione nazionale della stampa (FNSI), della Federazione Italiana Canottaggio (FIC), dell’Unione Stampa Sportiva Italiana (USSI – Campania), della FIGC – Lega Nazionale Dilettanti Campania, del Circolo del Remo e della Vela Italia, della Fondazione Valenzi, dell’Unione Italiana Ciechi e del Sindacato dei Giornalisti della Campania (SUGC). I vari aspetti del progetto e degli eventi ad esso collegati saranno illustrati dal presidente dell’Associazione Memoriæ-Museo della Shoah, Nico Pirozzi, e dalla presidente della Comunità Ebraica di Napoli, Lydia Schapirer. All’incontro con i rappresentanti della stampa saranno inoltre presenti il presidente del Comitato di Garanzia e controllo del progetto “Ascarelli”, Giovandomenico Lepore, e il rabbino capo di Napoli, Cesare Moscati. Prevista la presenza di alcuni volti noti del mondo della cultura, dello spettacolo e dello sport legati alla storia del Calcio Napoli.A conclusione della conferenza stampa, è prevista una visita guidata all’area sepolcrale e alla tomba dell’industriale tessile Giorgio Ascarelli, fondatore e primo presidente della Società di calcio nata a Napoli, nonché promotore e sostenitore di altre iniziative di carattere sportivo e filantropico.

Trattandosi di un luogo sacro, gli uomini sono pregati di portare con sé un qualsiasi copricapo da
indossare all’interno dell’area sepolcrale

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