Lavoro autonomo 12 dicembre 2019
Gli editori rispettino chi lavora per loro, siano essi dipendenti o collaboratori. La pessima prassi di attuare unilateralmente tagli ai compensi dei freelance non può più essere tollerata. L’Associazione Lombarda dei Giornalisti, l’Associazione Stampa Subalpina e la Federazione nazionale della Stampa italiana stigmatizzano la riduzione unilaterale delle tariffe, così come raccontata dalla giornalista Barbara D’Amico, collaboratrice al Corriere della Sera, dopo l’ultimo taglio a suo carico deciso dall’azienda. L’ennesima riduzione ha indotto tra l’altro la collega, che lavora da Torino, a chiudere la collaborazione con il quotidiano di via Solferino.L’atto di coraggio della giovane giornalista è l’esempio concreto di come ci si deve comportare quando, pur nella condizione di precariato, si sceglie di non cedere al ricatto dello sfruttamento. In questa scelta, la collega non deve essere lasciata sola. Il sindacato è pronto a sostenere la sua giusta rivendicazione, sia nelle sedi competenti per il caso specifico, sia chiedendo con forza politiche nazionali che restituiscano dignità al lavoro.PerAlg, Subalpina e Fnsi gli editori non possono nascondersi dietro la crisi dell’editoria per sostenere i loro tagli unilaterali. È necessario aprire un confronto franco su questo tema, a partire dal tavolo con il governo per la definizione dell’equo compenso