Vita associativa 18 aprile 2018
Il consiglio di amministrazione ha approvato oggi, all’unanimità, il bilancio di esercizio 2017 della Casagit. La Cassa di assistenza sanitaria integrativa dei giornalisti italiani – spiega una nota – chiude l’anno con un attivo di 3 milioni e 970 mila euro, portando a quota 41 milioni e 250 mila euro il fondo di garanzia dell’ente.
Si confermano così gli effetti di una gestione attenta e prudente della Casagit, nel quadro di una perdurante crisi dell’editoria, che ha prodotto una nuova contrazione del numero dei giornalisti e dei loro famigliari assistiti. Tra i soci ancora in calo il numero dei giornalisti in attività mentre cresce quello dei colleghi pensionati. Conseguente anche la diminuzione dei contributi associativi, scesi per la prima volta sotto la soglia degli 80 milioni di euro.
Casagit ha erogato nel corso del 2017 rimborsi per prestazioni sanitarie per oltre 66 milioni di euro e ha confermato tutte le garanzie di assistenza sanitaria a favore dei giornalisti cassintegrati e disoccupati.
Tra gli elementi di preoccupazione emersi dalle relazioni del presidente Daniele Cerrato e del direttore generale Francesco Matteoli, il riproporsi del problema della riscossione delle quote non versate da aziende in stato di morosità.
Il consiglio di amministrazione ha anche approvato a maggioranza, con quattro astensioni, il Bilancio preventivo 2018 che, in virtù del piano di miglioramento delle prestazioni deciso a fine 2017 e del perdurare della diminuzione della contribuzione, a causa dalla crisi del settore editoriale, si prospetta in lieve disavanzo.
Il consiglio di amministrazione ha confermato l’impegno a realizzare la trasformazione della Casagit in un ente con personalità giuridica, aperto a più popolazioni produttive, così da assicurare alla Cassa stabilità economica duratura e, soprattutto, i livelli di assistenza sanitaria fin qui garantiti.
In questa prospettiva si inserisce lo sviluppo delle attività di Casagitservizi Srl, braccio operativo di Casagit per attività in outsourcing, consulenza e gestione diretta di servizi sanitari a favore di soci, persone iscritte ad altri fondi o assicurazioni e privati cittadini. (Ansa – Roma, 18 aprile 2018)