Giornalisti minacciati 10 novembre 2023
Il Tribunale di Roma ha respinto la richiesta di archiviazione dell’indagine sulla morte del cooperante italiano Mario Paciolla, trovato privo di vita in Colombia nel 2020 dove operava per le Nazioni Unite. Ad annunciarlo sono i genitori, Anna e Giuseppe, assistiti dall’avvocato Alessandra Ballerini affermando che il gip ha disposto una proroga di indagine.
“È stata finalmente depositata la decisione del giudice per le indagini preliminari riguardo la richiesta di archiviazione proposta dai pubblici ministeri circa il procedimento sull’omicidio di nostro figlio Mario – affermano i genitori-. Il giudice, accogliendo in parte le nostre richieste, dopo aver meticolosamente ricostruito tutti gli elementi emersi dall’ istruttoria e dalle nostre indagini difensive, ed avendo verificato che “ogni ricostruzione presta il fianco a dubbi e incertezze” ha disposto la restituzione ai pubblici ministeri affinché svolgano ulteriori indagini, in particolare accertamenti tecnici sul lenzuolo avvolto intorno al collo di Mario, sui suoi vestiti e sui coltelli rinvenuti nella casa dove abitava in Colombia”. “Questo importante risultato non sarebbe stato raggiunto senza il contributo dei nostri avvocati e dei consulenti ai quali va il nostro ringraziamento – aggiungono -. Ringraziamo anche tutte le persone che hanno messo a disposizione le loro competenze, il loro tempo e la loro amicizia per affiancarci in questo difficile percorso di giustizia”. I genitori di Paciolla di dicono “certi che Mario non si è tolto la vita. Aspettiamo con fiducia che venga affermata la verità processuale su quanto accaduto a nostro figlio e sulle relative responsabilità”.
“Siamo soddisfatti per questa decisione – affermano segretario e il presidente del SUGC Fabrizio Cappella e Claudio Silvestri – Siamo vicini ai genitori di Mario, Pino e Anna, che con coraggio e generosità hanno speso ogni energia per ottenere questo risultato. Ma da questo momento comincia una nuova battaglia perché le indagini sulla morte di Mario non trovino ancora ostacoli. Ci auguriamo adesso che l’inchiesta sia condotta con scrupolo e coraggio, in un contesto certamente difficile dove non sono escluse implicazioni anche di organismi istituzionali. Per quanto ci riguarda, continueremo a stare al fianco di Pino e Anna e di tutta la comunità nella ricerca di verità e giustizia”.
di Vanna Pastore