Vita associativa 29 gennaio 2019
«Mi preoccupa molto come la compassione abbia perso la sua centralità nella Chiesa. Anche gruppi cattolici l’hanno persa, o la stanno perdendo, per non essere pessimisti. Anche nei mezzi di comunicazione cattolici la compassione non c’è. C’è lo scisma, la condanna, la cattiveria, l’accanimento, la sopravvalutazione di sé, la denuncia dell’eresia. Che non si perda nella nostra Chiesa la compassione». Queste parole pronunciate a Panama da Papa Francesco dimostrano tutta la gravità del momento e la centralità per tutti gli operatori dell’informazione del messaggio per le comunicazioni sociali diramato dalla Sala Stampa Vaticana il 24 gennaio scorso, nel quale si afferma: «Come cristiani ci riconosciamo tutti membra dell’unico corpo di cui Cristo è il capo. Questo ci aiuta a non vedere le persone come potenziali concorrenti, ma a considerare anche i nemici come persone. Non c’è più bisogno dell’avversario per auto-definirsi, perché lo sguardo di inclusione che impariamo da Cristo ci fa scoprire l’alterità in modo nuovo, come parte integrante e condizione della relazione e della prossimità».
Dio, prosegue il messaggio, non è Solitudine, bensì è l’opposto, è Comunione, «è Amore, e perciò comunicazione, perché l’amore sempre comunica, anzi comunica sé stesso per incontrare l’altro. Per comunicare con noi e per comunicarsi a noi Dio si adatta al nostro linguaggio, stabilendo nella storia un vero e proprio dialogo con l’umanità (cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. Dei Verbum, 2)».
Il senso complessivo di questo messaggio interamente dedicato alla rete, web e social media, ricordando però che la prima rete è stata la Chiesa, interpreterà potenzialità e sfide della comunicazione d’oggi e sarà spiegato venerdì primo febbraio, alle 17.30, dal direttore della Civiltà Cattolica, padre Antonio Spadaro, nella sede della Federazione nazionale della Stampa italiana (in corso Vittorio Emanuele II, 349 a Roma).
Sarà l’occasione per interloquirne con alcuni esponenti del giornalismo italiano. L’incontro, al quale parteciperanno, fra gli altri, il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, è stato anche accreditato dall’Ordine dei giornalisti ai fini della formazione professionale continua. Iscrivendosi tramite la piattaforma Sigef, i partecipanti avranno diritto a due crediti formativi.