Vita associativa 18 agosto 2016
L’Ordine dei Giornalisti e il Sindacato Unitario dei Giornalisti della Campania, stigmatizzano il comunicato con il quale la Società Sportiva Calcio Napoli annuncia dal sito web ufficiale la decisione di limitare la partecipazione agli incontri con i media alle sole testate invitate dalla Società Sportiva Calcio Napoli.
L’Ordine e il Sindacato dei giornalisti ricordano alla Società Sportiva Calcio Napoli che la partecipazione alle conferenze stampa, dell’allenatore o della Società, va sempre garantita a tutto il mondo dell’informazione, carta stampata, tv, radio e siti web. Ciò in ossequio al fondamentale principio democratico del pluralismo informativo e contro ogni forma di discriminazione.
L’Ussi della Campania – Gruppo ‘Felice Scandone’ apprende con sbigottita costernazione l’ultima novità in casa Calcio Napoli dove le conferenze stampa dell’allenatore saranno gestite, a partire da ora, come una cena a casa del presidente alla quale è lecito invitare solo ospiti graditi.
Sul sito della società è apparsa oggi una breve nota che rappresenta una pietra tombale alla libertà di stampa. ”Da questa stagione – spiega il Calcio Napoli – agli incontri con i media di Maurizio Sarri, allenatore della nostra prima squadra, potranno partecipare i giornalisti delle testate direttamente invitate dalla Società Sportiva Calcio Napoli”. È facile ipotizzare che gli inviti saranno riservati ai soli giornalisti ‘graditi’ mentre quelli ritenuti ‘antipatici’ saranno costretti a non poter assistere ad una iniziativa che, pur svolgendosi in un luogo privato, ha tutte le connotazioni di un evento di pubblico interesse, circostanza che, evidentemente il Calcio Napoli finge di non capire.
Di fronte ad un attentato così grave alla libertà di stampa, l’Ussi della Campania chiede un tempestivo e severo intervento della Lega Calcio ed al tempo stesso auspica sin da ora che i colleghi che avranno il privilegio di essere invitati, disertino le conferenze stampa in segno di solidarietà con i giornalisti meno graditi al Calcio Napoli ai quali sarà preclusa la possibilità di esercitare il proprio lavoro.