Vertenze 15 ottobre 2025
«La mobilitazione per il rinnovo del contratto riesce se teniamo insieme la dignità professionale sia dei dipendenti che dei lavoratori autonomi. Solo così possiamo spuntarla in una vertenza con gli editori molto difficile. Se il sindacato dimentica una di queste due anime della professione facciamo un danno al sistema». Così Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi, intervenendo mercoledì 15 ottobre 2025 a Genova agli Stati generale dell’Informazione in Liguria organizzati dall’Associazione di Stampa e dall’Ordine regionali.
«Per poter avere peso – ha aggiunto Costante – i giornalisti devono essere uniti. La categoria deve affrontare una situazione già complessa e ci attendono grandi sfide, come quelle legate all’intelligenza artificiale, che agli editori costa anche meno di un collaboratore e c’è il rischio che sostituisca sia i dipendenti che i lavoratori autonomi».
Moderati dal collega Antonio Zagarese, la segretaria generale Fnsi e il presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, Carlo Bartoli, si sono confrontati su presente e futuro del giornalismo, contratto, legge professionale, il ruolo dell’informazione oggi.
«Noi chiediamo regole per l’impiego dell’intelligenza artificiale nel lavoro giornalistico che ribadiscano che l’IA non può e non deve sostituire i giornalisti, il recupero del potere d’acquisto in busta paga e compensi davvero equi per i colleghi lavoratori autonomi, perché l’indipendenza economica di chi fa informazione è il primo requisito per avere una informazione indipendente – ha spiegato Costante – Alle nostre proposte gli editori hanno risposto con una chiusura totale, avanzando richieste per noi irricevibili, il cui risultato sarebbe spaccare la categoria, come l’introduzione di un contratto depotenziato per i nuovi assunti: inaccettabile. La conferenza dei Cdr ha affidato alla Fnsi un pacchetto di cinque giorni di sciopero. Siamo pronti a scendere in piazza, se servirà».
Il presidente Bartoli ha aggiunto: «Riscontriamo purtroppo una sordità da parte delle istituzioni rispetto alle esigenze di modificare due leggi anacronistiche, una del 1948 e una del 1963. Rispetto a questo non abbiamo per ora trovato risposte, speriamo di trovarle a breve».
Aperti con la conduzione di Matteo Macor di Repubblica dai saluti istituzionali di Donatella Alfonso (consigliere comunale e Presidente IV Commissione Consiliare Cultura, Sport, Promozione della Città del Comune Genova) e Stefano Balleari, presidente del Consiglio regionale della Liguria, e introdotti da Matteo Dell’Antico e Tommaso Fregatti, segretario dell’Assostampa Ligure e presidente dell’Ordine della Liguria, con Guido Levi, docente dell’Università di Genova, ai lavori hanno partecipato anche i presidenti di Inpgi e Casagit, Roberto Ginex e Gianfranco Giuliani, Matteo Naccari, segretario aggiunto Fnsi, Pier Giorgio Severini, presidente del Sigim, Alessio Antonini, del Sindacato Giornalisti Veneto.
Nel corso dei lavori è intervenuta la sindaca di Genova, Silvia Salis. Ad animare i panel di approfondimento che nel pomeriggio sono stati guidati da Pietro Adami della Rai, insieme con colleghe e colleghi di sindacato e Ordine regionali (Katia Bonchi, Licia Casali, Guido Filippi, Francesca Forleo, Rita Lucido, Giulia Mietta, Alessandra Rossi e Massimiliano Salvo) sono stati chiamati gli ospiti Sara Menafra (Open), Fabrizio Fasanella (Linkiesta), Lisa Galantini (attrice), Sergio Splendore (UniMi), Emanuela Abbatecola (UniGe), Vladimir Luxuria (già parlamentare), Stefano Rebora (Music For Peace), Simona Tarzia (Medialab), Corrado Zunino di Repubblica. Le conslusioni dei lavori sono state affidate a Milena Arnaldi, presidente dell’Assostampa Ligure ed Eliana Miraglia, consigliera Odg Liguria.