Sentenze 14 luglio 2023
Condannato in primo grado a 800 euro in sede penale e a 15 mila come risarcimento per diffamazione in relazione ad alcuni post su Facebook in cui contestava il doppio incarico di un parlamentare, il giornalista del Corriere della Sera, Cesare Zapperi, è stato assolto dalla Corte di Appello di Brescia perchè «il fatto non costituisce reato».
La vicenda giudiziara nasce dopo che Zapperi ha contestato il fatto che Giovanni Sanga, presidente della Sacbo (la società di gestione dell’aeroporto bergamasco di Orio al Serio) nel 2021 è subentrato alla Camera come deputato del Pd al posto del dimissionario Maurizio Martina cumulando le due cariche. Dopo quattro mesi Sanga si è dimesso, per incompatibilità prevista dalla legge, ma ha ritenuto diffamatori i post del giornalista.
«Criticare un ‘potente’ si può. Anche in termini forti, senza giri di parole, perché la libertà di critica e di opinione, tutelate dalla Costituzione, vengono prima della suscettibilità di chi riveste un ruolo pubblico», ha commentato Zapperi.