Giornalisti minacciati 2 agosto 2024
«L’Idf conferma di aver effettuato» mercoledì 31 luglio «un attacco a Gaza City che ha provocato l’uccisione del reporter di Al Jazeera Ismail Alghoul, ed afferma che si trattava di un membro della forza d’élite Nukhba di Hamas che ha partecipato all’attacco del 7 ottobre. Oltre alla sua partecipazione al massacro del 7 ottobre, Alghoul ha anche dato istruzioni ad altri su come filmare e distribuire video di attacchi alle truppe israeliane, secondo i militari citati dal Times of Israel». Lo riporta l’Adnkronos venerdì 2 agosto 2024.
L’agenzia prosegue riportando una dichiarazione delle Forze armate israeliane: «Questa attività è parte integrante dell’attività militare dell’organizzazione terroristica. L’Idf e lo Shin Bet stanno facendo ogni sforzo per attaccare ed eliminare i terroristi che hanno preso parte al massacro del 7 ottobre, e continueranno a farlo». L’attacco aereo ha anche provocato la morte del cameraman di Al Jazeera Ramy El-Rify.
Attraverso un articolo pubblicato sul suo sito web, Al Jazeera ha «fermamente» respinto le accuse israeliane «infondate» secondo cui il corrispondente della rete Ismail Alghoul , ucciso in un attacco israeliano a Gaza, fosse un agente di Hamas.
Al Jazeera Media Network ha affermato che l’accusa contro Alghoul «mette in luce la lunga storia di invenzioni e false prove utilizzate da Israele per coprire i suoi crimini efferati», sottolineando che il Paese ha impedito ai giornalisti internazionali di entrare a Gaza.
«Inoltre, le forze di occupazione israeliane avevano precedentemente rapito Ismail il 18 marzo 2024, durante il loro raid all’ospedale al-Shifa, trattenendolo per un periodo di tempo prima del suo rilascio, il che smentisce e confuta la loro falsa affermazione sulla sua affiliazione a qualsiasi organizzazione», ha aggiunto Al Jazeera.