Giornalisti minacciati 11 agosto 2017
Ieri il giornalista Simone di Meo è stato costretto a lasciare la piazza di Praia a Mare, dove stava presentando il suo libro sulla camorra “Gotham City”, scortato dai carabinieri. Un gruppo di persone ha cominciato ad inveire contro di lui inneggiando alla camorra. Il Sindacato unitario giornalisti della Campania esprime solidarietà nei confronti del collega, da sempre impegnato in prima linea con inchieste sui clan. È preoccupante il clima intimidatorio nel quale i cronisti sono costretti a lavorare. Sarebbe stato più opportuno allontanare quei giovani dalla piazza e mettere nelle condizioni il collega di continuare a parlare delle sue inchieste. Ci auguriamo che queste persone vengano identificate e che rendano conto delle loro minacce. C’è un tentativo costante di disarticolare il diritto di cronaca e non solo da parte della criminalità. Emerge che nell’ambito dell’inchiesta sulla Consip i pm volevano intercettare i giornalisti Marco Lillo e Vincenzo Iurillo per scoprire le loro fonti. Un’ingerenza intollerabile e ingiustificata che va contro ogni principio elementare sulla libertà di stampa, per fortuna frenata dal Gip. Ci auguriamo che il Procuratore di Napoli chieda scusa ai cronisti del Fatto, così come ha fatto il Procuratore di Torino con quelli de La Stampa.