Vita associativa 27 gennaio 2020
Il Sindacato unitario giornalisti della Campania parteciperà il 30 gennaio 2020 a Napoli alla manifestazione organizata dalla comunità erbaica per ricordare il tributo di vite dei cittadini napoletani alla tragedia dell’Olocausto. “Sarebbe bello e giusto che in Piazza Borsa, alle 10,45, ci fosse tutta la società civile, le scuole, il mondo delle professioni e dell’associazionismo, insieme con tutti i napoletani che non dimenticano la tragedia e gli orrori del nazifascismo”, ha affermato il presidente nazionale della Federazione Italia-Israele, Giuseppe Crimaldi, che in una nota lancia «un appello a partecipare alla cerimonia del Giorno della Memoria organizzato dalla Comunità Ebraica di Napoli”. Alla manifestazione hanno già offerto il patrocinio l’Ordine dei Giornalisti, il Sindacato Unitario dei Giornalisti della Campania, la Federazione Nazionale della Stampa, gli Ordini degli Ingegneri, degli Avvocati, dei Farmacisti, dei Notai, la Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori, l’Arcigay, l’associazione Cittadinanza Attiva per Napoli. Parteciperanno anche consiglieri comunali di Napoli e il presidente della Ottava Municipalità. Per l’occasione l’ambasciatore dello Stato d’Israele, Dror Eydar, ha consegnato un messaggio alla Comunità e alla città che verrà letto da Giuseppe Crimaldi.
Intanto oggi (27 Gennaio 2020) il presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana, Giuseppe Giulietti, e la segretaria del Sindacato giornalisti Veneto, Monica Andolfatto, hanno partecipato a Venezia alla cerimonia organizzata al ghetto in occasione della Giornata della memoria. Una presenza per rinnovare in concreto l’impegno dei giornalisti italiani a contrastare l’antisemitismo e il razzismo.
Il presidente della Fnsi, in particolare, ha puntato l’indice contro le parole dell’odio e del livore che sono la premessa per la distruzione e il rifiuto delle differenze e delle diversità, ribandendo anche l’importanza della memoria. «Siamo in un luogo simbolico che ha vissuto una delle pagine più dolorose della storia della città con la deportazione nell’agosto del ’44 di tutti e 21 gli ospiti della casa di riposo ebraica. In tutto furono circa 250 gli ebrei veneziani imprigionati nei campi di sterminio nazisti. Pochissimi i sopravvissuti», ha ricordato Giulietti.
«Siamo qui – ha aggiunto – per ribadire un impegno che non è solo quello di onorare le tante vittime della deportazione nazifascista, ma soprattutto l’impegno a contrastare le parole del razzismo, dell’antisemitismo, della violenza, perché sono quelle parole che creano poi le condizioni dell’odio».
Nella mattinata la cerimonia con il presidente della Comunità ebraica e il rabbino di Venezia, alla presenza fra gli altri del governatore del Veneto, Luca Zaia, che ha messo in guardia dal pericolo rappresentato dal negazionismo dilagante, soprattutto in Rete, che bisogna combattere senza se e senza ma con ogni strumento.
Domenica 26 gennaio, alla vigilia della Giornata della memoria, una delegazione del sindacato dei giornalisti, composta dal presidente della Fnsi, dal presidente e dal segretario dell’Assostampa Friuli Venezia Giulia, Carlo Muscatello e Alessandro Martegani, e da Fabiana Martini e Antonella Napoli di Articolo 21, si è anche recata in visita alla risiera di San Sabba di Trieste, unico campo di sterminio con forno crematorio in Italia, per rendere omaggio alle vittime di un lucido e spietato disegno di eliminazione del popolo ebreo e di ogni forma di diversità odiata dal nazifascismo.