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Giornalisti minacciati 2 settembre 2020

La Capitaneria ai giornalisti: “Trascrivete i nostri comunicati”. Il Sugc: “Tempo delle veline è finito”

La comandante della Capitaneria di Porto di Palinuro, con un comunicato, annuncia di essere l’unica referente per i rapporti con la stampa per la zona di Pisciotta-Sapri, nel Salernitano, e poi invita i giornalisti alla “puntuale trascrizione degli stessi alla fine di non divulgare notizie prive di riscontro certo”. Ricordiamo alla tenente di vascello che l’epoca buia delle veline è finita da circa una ottantina di anni, che i giornali sono liberi di scrivere quello che vogliono nel rispetto delle carte deontologiche, e che il mestiere del giornalista è quello di raccontare i fatti nella loro completezza e complessità e non quello di riportare pedissequamente la voce di una fonte, che, seppure referenziata come il Circomare, è sempre parziale. Con la “Carta di Napoli” il Sindacato dei giornalisti ha già evidenziato con forza la necessità, da parte dei cronisti, di filtrare il materiale auto-prodotto dalle istituzioni “affinché l’informazione possa essere approfondita e non veicolata in maniera unidirezionale”. In una democrazia che funzioni il ruolo di mediazione della stampa resta un valore fondante e necessario.

IL COMUNICATO DELLA CAPITANERIA

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