Vita associativa 9 luglio 2020
«Sono trascorsi cinque anni dalla morte di un grande amico: Santo Della Volpe, fra i fondatori del Gruppo di Fiesole, di Articolo21, di Libera Informazione, dirigente dell’Usigrai e presidente della Federazione nazionale della stampa Italiana. Voglio approfittare di questo incontro per rivolgere a lui un pensiero e un sentito ringraziamento». Con queste parole il presidente Giuseppe Giulietti ha ricordato il suo predecessore durante l’iniziativa ‘Fake news e passione per la verità’ promossa dall’associazione Articolo21 in collaborazione con il Sindacato Giornalisti Veneto e con la partecipazione, fra gli altri, della professoressa Laura Nota, dell’Università degli Studi di Padova, e del giornalista Roberto Reale, uno degli autori del libro “La passione per la Verità”.
«Santo aveva la passione non solo per la verità e per il giornalismo. Fino a poche ore prima di morire ci ha invitato a condurre una battaglia senza tregua contro le querele bavaglio e le minacce ai cronisti. È nostro compito riprendere i suoi insegnamenti, seguire il suo esempio. Ricordarlo rinnovando il suo impegno», ha aggiunto Giulietti, che, anche a nome del segretario generale Raffaele Lorusso, ha rivolto un abbraccio alla vedova di Della Volpe, Teresa Marchesi.
Santo Della Volpe è stato il presidente della FNSI che ha riportato, insieme al segretario generale Raffaele Lorusso, la Campania nella Federazione nazionale della Stampa italiana. Il SUGC gli ha intitolato la sala delle riunioni della sede nel giorno della sua inaugurazione. «Il ricordo di Santo Della Volpe – afferma il segretario del SUGC, Claudio Silvestri – resterà indelebile nella nostra memoria. Il suo equilibrio e la sua determinazione furono fondamentali quando si trattò di riammettere la Campania nella FNSI. Amava ricordare le sue origini campane e aveva promesso di partecipare a un evento in provincia di Caserta sui giornalisti minacciati. Purtroppo non ci fu il tempo di organizzarlo. Continueremo a portare avanti i suoi valori che sono anche i nostri».