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Vertenze 13 febbraio 2025

Per la pensione bisognerà lavorare tre mesi in più?

Il 2025 è iniziato con una ‘sorpresa’ sul sito dell’Inps: l’età per la pensione di vecchiaia passerebbe a 67 anni e 3 mesi dal 2027 con un incremento di 3 mesi anche delle pensioni anticipate (ora 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, un anno meno per le donne).

Dopo una protesta della Cgil, il simulatore pensionistico dell’Inps è stato corretto senza l’aumento dei 3 mesi. Che però, a norme attuali, è quello previsto: infatti, una legge varata nel 2010 dal governo Berlusconi (e tuttora valida) stabilisce che gli incrementi dell’età pensionabile avvengano in automatico in base alle ‘speranze di vita’.

Automatismo che dipende dalle statistiche dell’Istat: può essere bloccato solo da decisioni politiche.

Francesco Maria Chelli, presidente dell’Istat, già nell’autunno scorso aveva parlato di età pensionabile prevista a 67 anni e 3 mesi nel 2027 e a 67 anni e 6 mesi nel 2029.

A livello statistico, l’aumento della vita media dovrebbe essere di un mese ogni anno nei prossimi 40 anni: ciò significa che i giovani d’oggi dovrebbero andare in pensione ben oltre i 70 anni d’età. Un’ipotesi agghiacciante: come se ne esce?

Roberto Ghiselli, presidente del Civ (Consiglio d’indirizzo e vigilanza) dell’Inps dice che «andrebbe tenuta ferma l’età pensionabile, perché i 67 anni sono già il tetto più alto d’Europa, così come andrebbero tenuti fermi i 42 anni e 10 mesi di contributi per le pensioni anticipate». Però questa riforma la potrebbe fare solo una nuova legge approvata dal Parlamento.

 

*’Galassia previdenza’ è la rubrica curata da Edmondo Rho, consigliere nazionale della Fnsi e giornalista esperto di economia.
**L’articolo riprodotto sopra è stato pubblicato per la prima volta sul numero di ‘Gente’ del 18 gennaio 2025.

Edmondo RhoCHI È EDMONDO RHO

Edmondo Rho, giornalista e scrittore, classe 1957, dal 2022 è nel Consiglio di amministrazione del Fondo pensione complementare giornalisti italiani (Fpcgi), dove coordina anche la Commissione patrimonio e finanza. Dal 2008 al 2020 nel Cda dell’Inpgi, già inviato speciale del settimanale Panorama, ha lavorato 20 anni (dal 1995 al 2015) alla Arnoldo Mondadori Editore.
Prima di entrare, nel 2003, come inviato a Panorama, Rho era stato assunto nelle redazioni di 4 quotidiani (Gazzetta del Popolo, La Nazione, ItaliaOggi, L’Informazione), dell’agenzia di stampa AdnKronos, di 3 mensili (GenteMoney, Espansione, Come) e della joint venture Mondadori-Sole 24 ore (dove curava le pagine di Panorama ‘Portfolio’). Attualmente come collaboratore si occupa di pensioni e welfare per il settimanale Gente, i mensili Economy, Investire e la testata online lamiafinanza.it oltre che di politica sulla rivista bimestrale Critica Sociale.
Da sempre impegnato nel sindacato dei giornalisti, con spiccata vocazione per la consulenza previdenziale, è consigliere nazionale della Fnsi, consigliere dell’Associazione lombarda giornalisti e del Glgp, Gruppo lombardo giornalisti pensionati. Ha pubblicato anche due libri: “Oltre i Bot” (manuale di finanza personale, edito da Sperling & Kupfer e scritto con Glauco Maggi, 9 edizioni tra il 1997 e il 2000) e “Il Suicidio” (saggio sulla crisi del berlusconismo, edito da Melampo, 2 edizioni nel 2011).

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