Formazione 5 febbraio 2024
Il voto di scambio è in cima alla lista delle ragioni di scioglimento per mafia dei comuni campani. È quanto emerge da decreti di scioglimento e dalle relazioni prefettizie, che raccontano episodi di intimidazioni nei confronti di candidati, minacce, rapporti con gli amministratori locali, in modo da elevare il grado di condizionamento della vita amministrativa.
Una rete di cointeressenze che punta al cuore degli interessi mafiosi nei Comuni attraverso la gestione degli affidamenti pubblici e degli appalti, elemento centrale in tutti i recenti decreti di scioglimento della Campania, che con 118 amministrazioni coinvolte – 385 in tutta Italia – è la seconda regione italiana per enti sciolti per mafia.
Il punto sulla situazione è stato fatto durante il corso di formazione dal titolo ‘Mafie, corruzione e politica con un focus sui comuni sciolti per mafia’ promosso a Napoli, lunedì 29 gennaio 2024, da Fnsi e Avviso Pubblico, in collaborazione con il Sindacato Unitario Giornalisti Campania, grazie alla collaborazione con il segretario generale aggiunto della Fnsi Claudio Silvestri e la nuova segretaria del Sugc, Geppina Landolfo.
Al tavolo dei relatori Isaia Sales, storico, professore universitario, autore di saggi e inchieste, i giornalisti Rosaria Capacchione e Mimmo Rubio e il sindaco di Casal di Principe, Renato Natale, che è anche Vicepresidente di Avviso Pubblico. A moderare l’incontro il Coordinatore nazionale di Avviso Pubblico, Pierpaolo Romani.
L’incontro segna anche l’avvio di una collaborazione tra la Federazione nazionale della Stampa italiana e Avviso Pubblico per la promozione della cultura dell’informazione e la diffusione di progetti, iniziative, buone pratiche sui temi della trasparenza e della legalità costituzionale come strumenti di prevenzione e contrasto a mafie, corruzione e malaffare.
A darne notizia in chiusura del convegno il presidente della Fnsi, Vittorio di Trapani, che ha dichiarato: «Con Avviso Pubblico facciamo da due parti lo stesso mestiere. Quando Avviso Pubblico si dedica agli amministratori sotto tiro, sta facendo in parte il lavoro che facciamo noi come sindacato quando sosteniamo i giornalisti minacciati, andando a spiegare che la minaccia ad un singolo giornalista è una minaccia a una collettività, alla tenuta di un sistema democratico. Ecco il senso di questo protocollo di collaborazione tra Fnsi e Avviso Pubblico».
Il protocollo, ha aggiunto Di Trapani, serve anche a «creare momenti di formazione che costruiscano una cultura della legalità, che vuol dire una cultura della cittadinanza, che significa a sua volta conoscere per poter scegliere. Se scelgo sono un cittadino libero e posso contribuire a costruire la democrazia e anche a capire che cos’è la cultura mafiosa per contribuire alla crescita della società».