Lo scorso 15 luglio, al Pessoa Luna Park di Napoli, il collettivo “Giustizia per Mario Paciolla” ha organizzato una serata per chiedere ancora una volta verità e giustizia per Mario Paciolla, nel terzo anniversario della sua morte accaduta in circostanze ancora da chiarire, il 15 luglio 2020, a San Vicente del Caguán, nell’Amazzonia colombiana.
«Un assassinio voluto e premeditato», dice Valentina Barile nel suo intervento in rappresentanza delle giornaliste e dei giornalisti del Sindacato unitario giornalisti della Campania e della FNSI – Federazione Nazionale Stampa Italiana.
La morte di Mario Paciolla è avvenuta a poche ore dall’acquisto, da parte dell’operatore Onu, del biglietto aereo per l’Italia e quasi all’alba del giorno seguente, quando con un transfer dell’organizzazione sarebbe stato accompagnato a Florencia per prendere un volo interno e raggiungere Bogotà, città in cui avrebbe preso il volo per l’Italia, avendo terminato la sua missione Onu.
Barile preannuncia che nei prossimi mesi, le storie di resistenza umana raccolte in Colombia, e la storia di Mario Paciolla, avranno luce in un progetto editoriale.
di Vanna Pastore