Vertenze 24 novembre 2023
La direzione verso cui sta muovendo il confronto propedeutico all’approvazione del Media Freedom Act allarma la Federazione europea dei giornalisti. In particolare, il sindacato continentale esprime «seria preoccupazione per i negoziati del trilogo» e denuncia «apparenti pressioni della Commissione europea sia sul Parlamento che sul Consiglio per tornare al testo originale dell’Esecutivo, che in molte parti risultava poco chiaro e di difficile applicazione».
A suscitare apprensione sono soprattutto alcuni articoli che – nella formulazione approvata dalla plenaria dell’Eurocamera con il voto del 3 ottobre 2023 – incontrano maggior favore da parte dei rappresentanti dei giornalisti di tutta Europa.
L’articolo 3, relativo ai diritti e doveri dei fornitori e destinatari dei servizi media, e l’articolo 5, sull’autonomia e indipendenza dei mezzi di informazione, nella versione della Commissione «uscirebbero indeboliti», lamenta la Efj.
Così come non piacciono al sindacato europeo le modifiche in discussione sugli articoli 6 e 11. E poi c’è il vulnus rappresentato dall’articolo 4, rispetto al quale è netta la posizione dei rappresentanti sindacali: «È necessario un intervento urgente affinché sia dato seguito alla posizione del Parlamento Ue per eliminare le ragioni di sicurezza nazionale quale eccezione al divieto assoluto di spiare i giornalisti».