Giornalisti minacciati 23 gennaio 2019
Le lettere dell’anonima minaccia sono ricavate da titoli di giornale, nella busta chiusa anche tre chiodi, la frase, in siciliano: picca n ai (tempo non hai). Un classico avvertimento mafioso. Destinatario è Paolo Borrometi, giornalista, giornalista siciliano. Minacciato da più clan mafiosi per il suo lavoro. Sotto scorta, protetto dalle forze dell’ordine e da tutti noi che non lo lasciamo solo. Per esprimergli la mia solidarietà, ho realizzato per fanpage.it un’inchiesta sulla mafia che lui raccontava sul suo sito. Altre testate, altri giornalisti non lo hanno fatto. Citiamo, ogni tanto, la mafia della Sicilia sud orientale solo per dire che minaccia Paolo. Paolo rappresenta, in questo momento, la punta di un iceberg. L’attacco mafioso alla libertà di stampa nel nostro Paese. Nella mia Regione, la Campania, noi cronisti siamo sotto attacco, quasi quotidianamente. Pensate che dall’inizio del mese di gennaio sono state già tre le minacce serie ad altrettanti cronisti. L’ultima è toccata a Giampiero De Luca. Anche per lui un biglietto di minacce con su scritto “Tu campi poco” ( lo stesso concetto espresso per Paolo Borrometi) due uomini che lo fermano e gli dicono che sta dando fastidio e, infine, la serratura del negozio del padre imbrattata di escrementi. Giampiero De Luca è autore di numerose inchieste, per TvLuna e per La Stampa online, una delle quali sul cimitero di Poggioreale. Dallo scorso dicembre abbiamo ricostruito l’Unione dei cronisti della Campania. Abbiamo messo in piedi una bella squadra per difendere e tutelare l’articolo 21 della nostra Costituzione. Per fare squadra, per far sentire ai cronisti minacciati che non sono soli. Ma a Napoli come a Roma come a Modica, a Milano, dovunque insomma una penna o un microfono sono in azione, abbiamo bisogno di fare rete con la società civile. Noi giornalisti abbiamo il dovere di informare ma voi cittadini avete il diritto di essere informati correttamente. Solo insieme possiamo difendere la libertà che oggi è minacciata.
Sandro Ruotolo
presidente Unione cronisti campani