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Giornalisti minacciati 30 ottobre 2021

Notizie nascoste dagli inquirenti, il Sugc: grave limitazione al diritto di cronaca

Il Sindacato unitario giornalisti della Campania esprime forte preoccupazione per quanto affermato in un comunicato dall’Unione sindacale italiana poliziotti (Usip), sigla di settore della Uil, che parla di “compressione del diritto di informazione”, per un episodio di aggressione a due agenti che non è stato comunicato alla stampa. Nelle stesse ore l’Ufficio stampa dei carabinieri del comando provinciale di Napoli comunicava che sulla vicenda del duplice omicidio di Ercolano non è stato consentito diffondere alcuna notizia ai giornali. Una volta la Questura diffondeva un mattinale con tutti i fatti di cronaca della giornata, la stessa cosa facevano i carabinieri, era un modo asettico per dare il quadro generale di quello che stava accadendo sul territorio. Erano poi i cronisti a stabilire quale fosse l’episodio che meritava approfondimento e quello che, invece, andava trattato solo con una notizia breve.
Da qualche anno, invece, a Napoli anche notizie di grande rilevanza e interesse pubblico vengono “nascoste”, per alcune vengono omessi i nomi degli arrestati, tutto a totale discrezione degli inquirenti. Si tratta di un pericolosissimo ribaltamento dei ruoli e delle funzioni. Sono i giornalisti, infatti, a stabilire quali sono i fatti che vanno raccontati e come e quando vanno raccontati. Per punire eventuali abusi ed eccessi esiste un organismo di autocontrollo autonomo come l’Ordine dei giornalisti, autonomo proprio per garantire l’indipendenza dell’informazione. Quando da parte di un potere dello Stato, qualunque esso sia, si tenta di regolamentare, di guidare o di condizionare il flusso dell’informazione si commette un abuso che mette in pericolo il principio stesso della democrazia. Il Sugc valuterà qualsiasi azione tesa a ripristinare il corretto equilibrio tra le fonti dell’informazione e i giornalisti.

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