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Vita associativa 3 novembre 2020

Osservatorio Covid Agcom, nel primo semestre 2020 cresce solo la pubblicità online

Nel primo semestre del 2020 la flessione dei ricavi nei mercati di riferimento dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni è risultata meno accentuata rispetto a quanto osservato per il complessivo quadro macroeconomico del Paese. Secondo gli approfondimenti effettuati da Agcom – che dalla scorsa primavera ha avviato un monitoraggio periodico riguardo l’impatto economico della pandemia sui comparti regolati – mentre il prodotto interno lordo italiano nei primi sei mesi dell’anno è diminuito del 10,6%, i ricavi complessivi dell’ecosistema rappresentato da comunicazioni elettroniche, radiotelevisione, editoria, internet e servizi postali si stima abbia subito una flessione del 7,1%.

Di contro, spiega l’Agcom, «nel comparto dei media, il secondo trimestre dell’anno, a seguito in particolare della forte flessione delle risorse pubblicitarie, registra risultati considerevolmente peggiori rispetto ai dati dei precedenti tre mesi (-16,8 vs -3%) ed evidenzia nel complesso una flessione del 10,1% rispetto al primo semestre dello scorso anno».

Guardando ai singoli mercati, i risultati sono notevolmente differenziati: il settore che maggiormente soffre è quello dell’editoria quotidiana e periodica, in cui si osserva una flessione degli introiti del 19%, mentre quello radiotelevisivo scende del 10,7%, dato che sarebbe stato considerevolmente peggiore senza il considerevole aumento degli introiti dei contenuti in streaming.

L’unico segmento a crescere nel comparto è quello della pubblicità online (+1,9%), grazie principalmente ai risultati dalle piattaforme (+6,7%).

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