Vita associativa 24 settembre 2024
«Ho conosciuto Giancarlo, siamo stati abusivi insieme al Mattino 40 anni fa. Allora essere abusivi era certamente una forma di precariato, ma con uno sbocco certo, quello dell’assunzione. Oggi le cose sono peggiorate, da ogni punto di vista. Ci sono abusivi che non verranno mai assunti e ci sono ancora giornalisti minacciati dalla camorra, costretti a vivere sotto scorta armata, costretti a fare il loro lavoro per pochi euro. Finché non ci saranno paghe dignitose per chi fa questo mestiere, la libertà di stampa sarà a rischio. Non basta la nostra lotta, quella del sindacato, quella dell’ordine, serve il supporto della società civile e della politica». È quanto affermato il presidente del SUGC Pietro Treccagnoli al Premio Siani, che quest’anno si è svolto nell’aula “Siani” del liceo Gian Battista Vico a Napoli, la scuola dove Giancarlo si è diplomato. Il Sindacato unitario giornalisti della Campania era tra le organizzazioni che hanno patrocinato l’evento organizzato nell’ambito delle manifestazioni per ricordare il cronista del Mattino ucciso barbaramente dalla camorra il 23 settembre del 1985.
Ieri, 23 settembre 2024, invece, anniversario della morte di Giancarlo, alle ore 9,30 alle Rampe Siani al Vomero, c’è stata la commemorazione e la deposizione della corona di fiori con le autorità. Il Sugc è stato presente con il vicesegretario Dario Sarnataro. Alle 11,30 invece a Villa Bruno a San Giorgio a Cremano c’è stata l’inaugurazione della sala della memoria dove ha trovato collocazione la Mehari di Giancarlo, trasferita dal Pan di Napoli ora in ristrutturazione. All’evento ha partecipato il responsabile della legalità del Sugc, Mimmo Rubio.