Vita associativa 16 gennaio 2020
«Non possiamo permettere che, dopo 20 anni di lotte, a mettere in discussione gli accordi che garantiscono nuove assunzioni e il riconoscimento del ‘giusto contratto’ ai colleghi precari della Rai sia la politica. Quella stessa politica che, lo ripetiamo da anni, deve restare fuori dalla Rai». Vittorio Di Trapani, segretario dell’Usigrai, ha aperto così il presidio convocato al Pantheon in concomitanza con l’audizione in commissione di Vigilanza del direttore delle Risorse Umane di viale Mazzini sui termini dell’accordo che punta alla stabilizzazione di 250 giornalisti già impegnati a vario titolo nell’azienda di servizio pubblico.
Dopo aver ringraziato i presenti, «colleghi precari, ma anche colleghi garantiti e coloro che, come Paola Moroni e Marco Vignudelli, hanno creduto che con la lotta gli accordi si ottengono e che con gli accordi arrivino anche le regole», Di Trapani ha aggiunto: «Questa vicenda ci riguarda tutti. L’impegno dell’Usigrai e della Fnsi è quello di includere, di estendere diritti e garanzie a chi non ne ha. Non consentiremo alla politica di intromettersi in accordi sindacali. È assurdo che con un settore dell’informazione devastato da stati di crisi, prepensionamenti, cassa integrazione si vogliano bloccare le stabilizzazioni e che la pietra dello scandalo diventi l’unica azienda che pianifica centinaia di contratti di lavoro».
Il termine per la presentazione delle domande è scaduto oggi alle 12, ha ricordato infine il segretario dell’Usigrai: «Ora – ha concluso – la Rai comunichi da chi è composta la commissione e quali sono le date: le selezioni si mettano in cammino, la Vigilanza non si occupi di materie non sue».
Per il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, «è inconcepibile che la Vigilanza si occupi di un accordo sindacale che vuole dare il ‘giusto contratto’ invece di occuparsi della lotta al precariato. Un tema che abbiamo più volte sottoposto alla politica – ha evidenziato – senza ottenere risposte. Qui c’è un accordo di cui le parti sociali devono andare fiere e quella stessa politica vuole bloccarlo. Noi non lo consentiremo. Se questo percorso subirà interruzioni troveremo altre strade per indurre azienda a rispettare gli impegni presi».
In chiusura, il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, ha evidenziato che «i colleghi che restano fuori da questo accordo devono rendersi conto che solo se parte questa selezione se ne potranno fare altre. Fermare questo concorso sarebbe la fine di ogni accordo futuro. Se oggi si blocca questo accordo si crea un precedente: il potere politico vorrà entrare in ogni accordo sindacale per bloccarlo o cambiarlo. Se ci sarà anche solo un rinvio ci rivolgeremo ai presidenti delle Camere per chiedere che, piuttosto che interferire con accordi sindacali, la politica si occupi di riformare la Rai e di varare la legge sul conflitto di interessi».
Sollecitazioni, quelle giunte dalla piazza, condivise anche dall’amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini, che rispondendo al presidente della commissione di Vigilanza, Alberto Barachini, ha rilevato che «purtroppo non sarà possibile estendere oltre il 15 gennaio il termine ultimo per la presentazione delle domande da parte degli interessati» al concorso.
«Come il direttore Ventura avrà modo di illustrare più in dettaglio nel corso della audizione odierna – si legge nella lettera anticipata dall’AdnKronos – l’azienda ha accolto e valutato con grande attenzione e responsabilità l’istanza di rinvio dei termini presentata» dalla Commissione.
«Sono, però, prevalse le ragioni finalizzate a portare avanti questa iniziativa (concertata con le rappresentanze dei lavoratori) secondo i termini già definiti, tenuto conto dell’obiettivo di pervenire nei tempi concordati alla giusta valorizzazione e al giusto contratto per le risorse presenti in azienda», è spiegato dall’Ad che poi sottolinea: ««Sento però l’obbligo in questa occasione di rassicurare l’intera Commissione che vi sono ancora margini per analizzare futuri percorsi correttivi o integrativi al Concorso oggetto di dibattito, considerato anche che, entro giugno prossimo, è previsto un nuovo confronto con le organizzazioni sindacali per valutare i risultati della selezione in corso».
Sono intanto 327 le domande di partecipazione alla selezione pervenute entro il termine previsto, come riferito proprio durante l’audizione in Vigilanza dal direttore delle Risorse Umane, Felice Ventura. Si tratta dei candidati alla selezione, coloro cioè che, ritenendo di avere i requisiti richiesti dall’accordo Rai-Usigrai, hanno compilato la domanda online. Sarà poi una commissione ad hoc a verificare se i requisiti sono stati rispettati.