Giornalisti minacciati 17 ottobre 2025
Istituzioni compatte, in Italia e non solo, a difesa di Sigfrido Ranucci, giornalista conduttore di Report le cui auto sono state distrutte da un ordigno piazzato davanti alla sua abitazione a Roma nella notte tra il 16 e il 17 ottobre 2025. A partire dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che – come si apprende dal Quirinale – ha fatto pervenire a Ranucci la sua solidarietà esprimendo «severa condanna» per il grave gesto intimidatorio, passando per le più alte cariche dello Stato, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, la presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, ministri, sottosegretari e leader politici.
«Rivolgo a Sigfrido Ranucci e alla sua famiglia la solidarietà mia personale e del Senato della Repubblica per il gravissimo atto intimidatorio accaduto nella notte. Una vicenda davvero inquietante che condanniamo con forza e sulla quale ci auguriamo che la giustizia faccia rapidamente il suo corso individuando quanto prima i colpevoli», scrive sui social il presidente del Senato, Ignazio La Russa.
Il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, ha condannato fermamente «il grave gesto messo in atto ai danni del giornalista Sigfrido Ranucci e della sua famiglia, a cui rivolgo la mia piena solidarietà. La libertà di stampa è un pilastro fondamentale della democrazia che deve essere sempre difeso e tutelato».
La premier Giorgia Meloni, in una nota diffusa da Palazzo Chigi, ha manifestato «piena solidarietà al giornalista Sigfrido Ranucci e la più ferma condanna per il grave atto intimidatorio da lui subito. La libertà e l’indipendenza dell’informazione – si legge – sono valori irrinunciabili delle nostre democrazie, che continueremo a difendere».
E «piena condanna verso il grave atto di violenza nei confronti del giornalista Sigfrido Ranucci e della sua famiglia» esprime il sottosegretario all’Editoria, Alberto Barachini, che al collega e ai suoi familiari rivolge «profonda solidarietà». A Ranucci e «a tutti coloro che credono nel valore della libertà e del coraggio» va «il pensiero più sincero» della presidente della commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia, che ribadisce: «Non siete soli».
Solidarietà a Ranucci anche da parte della presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola. «Sollevata che lui e sua figlia siano rimasti illesi dopo il terribile attacco», scrive, in italiano, in un post su X, aggiungendo: «La libertà di stampa è il cuore della democrazia. L’Europa non farà mai un passo indietro».
Messaggi attraverso i diversi canali di comunicazione sono arrivati anche dal ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara; dal ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi; dal ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Francesco Lollobrigida; dal ministro della Salute, Orazio Schillaci; dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio; dal ministro della Cultura, Alessandro Giuli; dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin; dalla ministra del Lavoro, Marina Calderone; dal ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci; dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso; dal ministro della Difesa, Guido Crosetto; la ministra del Turismo, Daniela Santanchè.
«Sarebbe bene che la politica, al di là del fatto vigliacco di Ranucci, in occasione di ogni episodio di violenza fosse ugualmente unanime nella condanna, perché non ci sono minacce di serie A e minacce di serie B», ha affermato il vicepremier leghista Matteo Salvini, ospite di ‘Skytg24 live in Roma’.
«Ferma condanna per il grave atto intimidatorio subito dal giornalista Sigfrido Ranucci e dalla sua famiglia, ai quali rivolgo la mia piena solidarietà. Non esiste motivazione che possa giustificare questa violenza», è il messaggio su X del vicepremier e ministro degli Affari Esteri.
Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha annunciato di aver «dato mandato di rafforzare al massimo ogni misura a protezione» di Sigfrido Ranucci, al quale hanno espresso solidarietà anche partiti politici, sindacati, istituzioni locali, la Rai, l’Associazione nazionale Magistrati, Agcom.
In concomitanza con il presidio organizzato per a Roma da Fnsi, Usigrai e Stampa Romana, con Ordine dei giornalisti e sindacati, nelle redazioni regionali della Rai si terranno incontri per esprimere solidarietà e vicinanza a Ranucci e a tutta la redazione di Report.