Vita associativa 24 maggio 2019
Sandro Ruotolo, giornalista d’inchiesta costretto a vivere sotto scorta dal 2015 per le minacce di morte ricevute da Michele Zagaria, boss del clan dei Casalesi, è il vincitore della seconda edizione del ‘Premio Leali delle Notizie – In memoria di Daphne Caruana Galizia’, promosso dall’associazione culturale Leali delle Notizie di Ronchi dei Legionari, sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo.
Il nome di Ruotolo è stato scelto tra una rosa di candidati da un comitato scientifico nominato per l’occasione e composto da Cristiano Degano (presidente Odg Fvg), Paolo Borrometi (presidente Articolo 21), Giuseppe Giulietti (presidente Fnsi), Rossano Cattivello (direttore Ilfriuli), Enrico Grazioli (direttore de Il Piccolo), Enzo D’Antona (già direttore de Il Piccolo), Ester Castano (Lapresse).
Il riconoscimento sarà consegnato sabato 15 giugno, nel corso di una cerimonia che si terrà alle 20 nell’ambito della quinta edizione del Festival di giornalismo organizzato dall’associazione ronchese, in programma a Ronchi dei Legionari dal 12 al 15 giugno. La cerimonia sarà presentata dal presidente dell’Ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia, Cristiano Degano, che modererà anche il panel di dibattito e confronto ‘Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene: La lezione di Borsellino e delle vittime di mafia’, a cui interverranno, oltre al giornalista premiato, Paolo Borrometi, Fabiana Pacella (freelance e giornalista d’inchiesta), Emanuel Delia (giornalista e blogger maltese), Ester Castano, Sara Manisera (giornalista freelance) e il presidente Giulietti.
«L’assassinio di Daphne Caruana Galizia, giornalista e blogger maltese uccisa il 16 ottobre scorso in un terribile attentato, ha scosso duramente la società civile internazionale e in particolare gli organi di informazione e i giornalisti di tutto il mondo e ci ha spinti subito a interpellare la famiglia per indire il premio, con la volontà di onorare la memoria, il coraggio e il lavoro di Daphne riconoscendo il lavoro e il coraggio di un operatore del mondo dell’informazione che si sia distinto, in Italia come all’estero, con le sue inchieste e le sue ricerche, mettendo in pericolo la sua vita e spesso anche quella della sua famiglia ‘solo’ cercando di svolgere con onestà il proprio lavoro», spiega il presidente dell’associazione Leali delle Notizie, Luca Perrino.