Vertenze 9 febbraio 2024
«Il sistema dell’informazione italiano ha bisogno di regole chiare sul conflitto di interessi e ha bisogno di rivedere le leggi sulle concentrazioni editoriali, anche nel settore dell’audiovisivo. Allo stesso modo bisogna salvaguardare il principio della concorrenza leale e del pluralismo». Lo ha ribadito Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi, nel corso dell’audizione, martedì 6 febbraio 2024, dinanzi ai deputati delle commissioni Cultura e Trasporti nell’ambito dell’esame dello schema di decreto legislativo relativo alle modifiche al cosiddetto Tusma (Testo unico dei servizi di media audiovisivi).
Costante ha inoltre evidenziato le preoccupazioni del sindacato dei giornalisti in relazione alle modifiche che il legislatore è intenzionato ad apportare in tema di Codice di autoregolamentazione su media e minori, di alfabetizzazione mediatica e digitale e in merito alle iniziative da realizzare per e con le scuole per un uso corretto e consapevole del mezzo televisivo.
In conclusione, la segretaria generale Fnsi ha riservato un passaggio anche alla situazione del servizio pubblico. «Pur consapevoli che si tratta di un argomento non attinente al provvedimento in discussione – ha osservato – sarebbe opportuno conoscere quali siano le intenzioni del governo con riferimento al canone ordinario Rai, dopo la riduzione relativa al solo 2024».
In fase di replica alle domande dei deputati, Costante ha infine osservato: «Le ultime elezioni hanno dimostrato che all’opposizione ci si va tutti, prima o poi. Avete l’obbligo, dal mio punto di vista, di fare una legge sulla governance del sistema radiotelevisivo innovativa, che sia il più aderente possibile al Media Freedom Act, che sganci la televisione pubblica dal controllo del governo di turno e la renda, come ci chiede l’Europa, davvero autonoma e indipendente».