Rai 16 ottobre 2024
«Un sindacato che fa comodo all’azienda. Forse a questo puntano i vertici Rai, che senza troppi problemi danno sedi e permessi a un sindacato che vorrebbero riconoscere e legittimare quale rappresentanza dei lavoratori, anche se le iscrizioni languono. Salvo poi negare di averlo fatto. Ecco allora che da Risorse Umane si inventano un simil permesso sindacale col quale qualche decina di dipendenti iscritti Unirai può assentarsi dal lavoro e organizzare addirittura il tour nelle sedi Rai in giro per l’Italia a fare proseliti». Così l’esecutivo Usigrai in una nota diffusa mercoledì 16 ottobre 2024.
«Nulla a che vedere – proseguono i rappresentanti dei giornalisti del servizio pubblico – con quei vecchi sindacati che dopo 40 anni e migliaia di iscritti discutono ancora con l’azienda su permessi e regole. Per i nuovi sindacati l’azienda ha aperto strade più veloci: incontro con i vertici, saluti e inchini nelle occasioni ufficiali e sede a Saxa Rubra (inaugurata nei giorni scorsi con brindisi e foto ricordo con i dirigenti Figec Cisal pronti a sbarcate in Rai con i loro contratti al massimo ribasso)».
Siccome, incalza l’Usigrai, «il nuovo sindacato non sfonda sui giornalisti dipendenti, Unirai ci prova ora con i precari chiamandoli a manifestare di fronte alla Rai. Solo che colleghe e colleghi che da decenni collaborano con la Rai chiedono di avere il contratto Rai/Usigrai e non altro. Ma su questo tema la Rai dei favori ai sindacati amici non vuole discutere con Usigrai, che, al contrario, chiede da tempo un accordo per stabilizzare i precari invece di continuare con la pratica ormai dilagante delle prime utilizzazioni».
In una seconda nota, l’Usigrai mette in evidenza poi che «la Rai riceve Figec Cisal per parlare di precari. Un incontro – rimarca il sindacato – che continua a generare quella confusione che abbiamo contestato».
«Il comunicato Unirai conferma che a discutere del futuro dei colleghi della cosiddetta Fase2 sono andati i rappresentanti del sindacato degli stipendi dimezzati. I rappresentanti del Personale e delle Relazioni Sindacali Rai cosa avranno detto a Unirai/Figec/Cisal? E Cisal/Figec e Unirai cosa avranno proposto alla Rai per risolvere il problema?», chiede l’Usigrai.
«Chi parla di battaglie comuni – incalza – non può mettere sulle barricate colleghe e colleghi senza dire loro per quale tipo di riconoscimento stanno lottando. I precari della Fase2 hanno detto con chiarezza che vogliono il contratto Rai/Usigrai/Fnsi, proprio perché finisca il tempo dei giornalisti di serie A e di serie B. L’Usigrai ha già scritto accordi in questo senso e non ha certo cambiato idea. L’unità sulla battaglia dei precari c’era già: è chi vuole accaparrarsi qualche iscrizione che oggi prova a dividere il campo indebolendo anche la protesta».