Giornalisti minacciati 12 dicembre 2024
Si intitola ‘Il valore della testimonianza’, la mostra itinerante dedicata agli scatti di Andy Rocchelli, fotoreporter di Pavia ucciso in Ucraina a maggio 2014, visitabile fino al 20 dicembre, dal lunedì al venerdì, presso la sede dell’Ordine nazionale dei giornalisti, in via Sommacampagna 19, a Roma.
Andrea Rocchelli, detto Andy, ha documentato i più grandi conflitti mondiali: l’Europa dell’Est, la primavera araba in Libia e Tunisia, le violazioni dei diritti umani in Kirghizistan e Inguscezia. È stato ucciso il 24 Maggio 2014, all’età di 30 anni, nel Donbass da un colpo di mortaio esploso dall’esercito ucraino. Insieme a lui quel pomeriggio c’erano l’attivista dei diritti umani ed interprete Andrei Mironov – anch’egli rimasto ucciso nell’attacco –, il fotoreporter francese William Roguelon e un autista locale. Il tiro mirato, che ha ucciso Mironov e Rocchelli e ferito gravemente Roguelon, è stato riconosciuto come non accidentale dalle autorità inquirenti italiane. La magistratura italiana ha infatti attribuito la responsabilità del duplice omicidio alle forze armate ucraine.
La mostra è stata inaugurata lo scorso 10 dicembre, alla presenza dei genitori del fotoreporter ucciso, Elisa Signori e Rino Rocchelli, di Carlo Bartoli, presidente del Consiglio Ordine nazionale dei giornalisti, dei rappresentanti dell’associazione Amici di Roberto Morrione, del collettivo Cesura, di cui Andy faceva parte. Erano presenti all’inaugurazione anche i vertici dell’Inpgi: il presidente Roberto Ginex ed il vicepresidente Mattia Motta.
L’esposizione è coprodotta da collettivo Cesura, associazione Amici di Roberto Morrione in collaborazione con l’Ordine nazionale dei giornalisti e con i famigliari di Andrea Rocchelli. Da gennaio 2025, la mostra fotografica sarà visitabile nella sede nazionale di Libera associazioni nomi e numeri contro le mafie, sempre a Roma.