Pari opportunità 20 giugno 2018
“Essere parte integrante di un protocollo cosi’ importante e’ orgoglio per il Cardarelli che ha iniziato un “percorso rosa” da novembre 2016 con il Centro Dafne, centro antiviolenza. Siamo contro il femminicidio, a 360 gradi in modo concreto e operativo. Abbiamo voluto dimostrare sul campo le competenze delle nostre donne e dei nostri uomini che ogni giorno, al pronto soccorso, intercettano casi di violenza sulle donne e abbiamo avuto dalla Regione il riconoscimento di centro regionale per la formazione (di operatori specializzati sulla tematica della violenza di genere, ndr) perche’ vogliamo formare anche i futuri formatori”. Cosi’ alla Dire Ciro Verdoliva, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Antonio Cardarelli”, introducendo il Protocollo di lavoro tra l’Ordine dei Giornalisti della Campania, il Sindacato Unitario dei giornalisti della Campania e l’Aorn Cardarelli il cui obiettivo e’ la collaborazione sinergica finalizzata alla prevenzione del fenomeno della violenza sulle donne attraverso l’informazione e la comunicazione come strumento di educazione sociale per la diffusione di una nuova cultura dei diritti. Il documento e’ stato firmato nella sede del Consiglio regionale della Campania dove, questa mattina, e’ stato presentato anche il Report sul primo anno di attivita’ dell’Osservatorio sul Fenomeno della violenza sulle donne, istituito dal Consiglio Regionale della Campania. “Questo protocollo e’ fondamentale – prosegue Verdoliva – perche’ formare significa dare la possibilita’ a tutti di poter parlare con competenze, con dati di fatto e con conoscenza di quello che il sistema offre. Importante, inoltre, e’ avere altri centri dove tutti possono rivolgersi in modo omogeneo senza pensare di essere fortunati perche’ si sono rivolti al centro migliore. Tutte le strutture devono essere all’altezza di accogliere le donne che subiscono violenza”.
“Siamo dentro e parte integrante di questo protocollo – spiega Elvira Reale, coordinatrice del Centro Dafne, attivo presso l’Aorn Cardarelli – perche’ anche i giornalisti devono sapere quali sono gli indicatori di rischio per il femminicidio in modo da non equivocare fattori che non c’entrano niente. La depressione in un uomo, ad esempio, non c’entra niente: sono altri fattori che riguardano il femminicidio. La depressione non si coniuga con la violenza omicidiaria ma si coniuga con un atto suicidario estremo. Noi abbiamo esperienza diretta, li indaghiamo al centro Dafne e allertiamo attraverso gli indicatori di rischio la procura e le forze dell’ordine. Vogliamo parlare con i giornalisti del fatto che non devono addossare alla donna la responsabilita’ degli atti di violenza ai suoi danni: vuoi perche’ voleva separarsi, vuoi perche’ aveva iniziato un’altra relazione, vuoi per qualsiasi altro motivo”. A firmare il Protocollo per l’Ordine dei Giornalisti della Campania, il suo presidente Ottavio Lucarelli che alla Dire ha spiegato: “arriviamo alla firma dell’intesa con l’Osservatorio in un momento importante perche’ l’Ordine, da alcuni anni, porta avanti su queste tematiche un lavoro molto intenso e molto profondo”. Per parte sua Claudio Silvestri, segretario del Sindacato Unitario Giornalisti della Campania, ha poi ricordato la vicinanza del sindacato a tutte le iniziative “che riguardano le differenza di genere e soprattutto questa che riguarda la violenza sulle donne perche’ i giornalisti hanno la responsabilita’ delle parole e, quindi, quella di raccontare nel miglior modo possibile vicende dolorosissime”.
(Agenzia DIRE)