Giornalisti minacciati 27 maggio 2019
«Quanto è successo ieri a Genova, con il giornalista Stefano Origone di Repubblica preso a manganellate mentre stava facendo il suo lavoro, è un fatto grave e non tollerabile». Lo ha dichiarato questa mattina a Pavia, durante una pausa del processo per l’omicidio Rocchelli, Giuseppe Giulietti, presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana. «Il cronista picchiato – ha aggiunto – si era anche qualificato. Penso che, visto quanto accaduto, i vertici della polizia debbano adottare provvedimenti inevitabili e immediati. Se il collega riterrà opportuno far valere le sue ragioni in sede processuale, può essere certo che la Fnsi e l’Associazione dei giornalisti liguri saranno al suo fianco».
Dopo che ieri il questore di Genova si è recato in ospedale a far visita a Origone e ha chiesto scusa a lui e alla famiglia, anche oggi si sono susseguite le attestazione di solidarietà e stima al giornalista da parte di giornalisti di diverse testate, politici e sindacalisti.
La direzione di Repubblica si è schierata al suo fianco, denunciando «la mancata sicurezza in cui vengono a trovarsi giornalisti come Origone, la cui unica ‘colpa’ è quella di continuare, ostinatamente, a fare il proprio mestiere».
Il capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera, Federico Fornaro, ha anticipato che «alla ripresa dei lavori d’aula, chiederemo che il ministro dell’Interno venga subito a riferire alla Camera sui gravissimi fatti di Genova, con un immotivato pestaggio di un giornalista di Repubblica messo in atto dalle forze dell’ordine», rilevando che «le scuse del questore sono il minimo che ci si potesse attendere, ma è l’intera gestione della vicenda del comizio di CasaPound che deve essere chiarita per individuare e punire rapidamente i responsabili di episodi non degni di una democrazia come la nostra».
Solidarietà a Stefano Origone per quello che è successo è stata espressa, con un tweet, anche dal presidente della Camera, Roberto Fico. «A lui mando i miei auguri di pronta guarigione. Sono certo verrà fatta chiarezza su quanto accaduto a Genova», ha scritto.
Per il procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi, «è assurdo che accadano fatti del genere. Il giornalista Origone era in piazza a svolgere il suo lavoro in modo pacifico: non so come possa essere stato scambiato per un facinoroso». Il procuratore ha poi voluto esprimere la piena solidarietà nei confronti del cronista e «rammarico forte perché è inconcepibile quanto successo».
In relazione al pestaggio del giornalista di Repubblica, la procura di Genova ha annunciato l’apertura di un fascicolo contro ignoti per lesioni aggravate dall’uso dell’arma (il manganello) e dalla gravità delle ferite.